Un giorno sarà possibile dormire in auto, mentre la stessa ci conduce a destinazione in tutta sicurezza. Fantascienza? No, soltanto la semplice applicazione ragionata di tutte le tecnologie che oggi guardano alla guida autonoma come orizzonte della nostra mobilità. Tutti i costruttori ci stanno lavorando, tra questi BMW, come vediamo in queste immagini.
Perché già oggi molte cose sono possibili. Lʼauto connessa e localizzata dal satellite fa tutto da sé: svolta, sorpassa, accelera e frena, parcheggia da sola. Negli ultimi 10 anni la tecnologia ha fatto balzi in avanti superiori a quelli dei 30 anni precedenti! I costruttori sgomitano per dimostrare quanto le loro vetture intelligenti siano in grado di andare su strade aperte al traffico senza timori. BMW avviò la sperimentazione sulla guida autonoma addirittura nel 2006, con una Serie 3 che girava sul circuito di Hockenheim. Nel 2011 i test furono fatti in autostrada, la tecnologica A9 tra Monaco e Norimberga. Lo scorso anno, poi, al Consumer Electronics Show di Las Vegas, BMW presentò una i3 che faceva le manovre di parcheggio in modo automatico e con comandi gestuali del proprietario.
Il gruppo BMW oggi è allʼavanguardia e di recente ha siglato un accordo con FCA, Intel e Mobileye per un ulteriore impulso alla guida autonoma. Fondamentale lʼutilizzo delle mappe Here, acquisite insieme ad altri costruttori tedeschi nel 2014. Ma qual è il problema maggiore che “frena” lo sviluppo della guida autonoma? Sicuramente le leggi, quelle norme che servono per fissare standard comuni alla circolazione di questi veicoli. E poi le infrastrutture, perché le strade dovrebbero essere in ottimo stato per non far collassare lʼelettronica, e magari essere cablate e connesse.
BMW spera di raggiungere il cosiddetto livello 3 entro il 2021: significa che guidatore e veicolo possono condividere la responsabilità di controllare il veicolo stesso. In questo livello il guidatore deve essere sempre pronto a riassumere rapidamente il controllo del mezzo. Cʼè poi il livello 4, nel quale si allungano i tempi degli interventi in cui la guida autonoma può essere attivata. È qui che, se necessario e non abbia paura, il guidatore può dormire durante i lunghi viaggi! A proposito, unʼaltra conseguenza della guida autonoma è che volante e pedali non saranno più necessari, se ci sono a bordo è solo per permette al guidatore di riprovare il piacere della guida.