Attesissimo alla Mostra del cinema di Venezia, George Clooney non ha deluso con il suo nuovo film da regista, "Suburbicon". Nella commedia-thriller scritta dai fratelli Coen porta in scena la provincia americana degli anni Cinquanta con la sua cultura razzista, per parlare dell'America di oggi. Intanto oggi è il giorno del primo film italiano in concorso, l'atteso "The leisure seeker" di Paolo Virzì, con Helen Mirren e Donald Sutherland.
In "Suburbicon", i personaggi interpretati dai due protagonisti Matt Damon e Julianne Moore vivono in un tranquillo sobborgo fatto di case allineate e giardini curati. La comunità difende la propria identità bianca e quando arriva una famiglia di colore, l'equilibrio salta. "Quando si parla di 'make America great again' si pensa all'America di Eisenhower, dove ti andava bene se eri un maschio bianco. Il problema è che questo Paese non ha fatto ancora una svolta su temi come il razzismo. Ho pensato che con questo film potevo trattare questi argomenti in maniera divertente. Sfortunatamente sono sempre attuali", ha detto Clooney a proposito della tematica del suo film.
Ha poi aggiunto: "E' un film arrabbiato. Io credo che questo sia il momento in cui si respira più rabbia nel mio Paese, da quando io sono nato. C'è una nuovola nera sopra di noi. Io sono un ottimista, credo nei giovani, e credo che supereremo questo momento ma la gente e' arrabbiata, molti di noi lo sono, con noi, per come vanno le cose, per come va il mondo. E' importante rifletterci su. Il film lo fa attraverso divertimento e un po' di cattiveria".
L'attore-regista ha specificato che "Suburbicon" non è un film contro l'attuale Presidente degli Stati Uniti. "Questo non è un film su Donald Trump è un film su come nella nostra storia alcuni problemi riemergano: non abbiamo mai risolto la questione del razzismo".
Paolo Virzì arriva in concorso sul Lido con "The leisure seeker", tratto dall'omonimo romanzo di Michael Zadoorian. Il titolo è il soprannome del vecchio camper con cui Ella e John andavano in vacanza coi figli negli anni settanta. Per sfuggire a un destino di cure mediche che li separerebbe per sempre, la coppia sorprende i figli usando di quel veicolo anacronistico per dirigersi avventurosamente lungo la Old Route 1, destinazione Key West.
In concorso a Venezia 74 anche il film di Robert Guediguian "La Villa". Racconta di una pittoresca villa che sorge nella baia nei pressi di Marsiglia dove vive un anziano signore. I suoi tre figli si sono raccolti attorno a lui nei suoi ultimi giorni di vita.