Il conto alla rovescia è quasi finito. Ancora pochi giorni e per gli studenti italiani è tempo di tornare sui banchi. Ma i ragazzi varcheranno il portone di scuola con la coscienza a posto? Perché l’estate dello studente non è solo vacanze, tempo libero e uscite con gli amici. Ci sono i tanti odiati compiti che i prof assegnano per ‘riempire’ quei tre mesi di pausa: esercizi, letture, ripasso e molto altro ancora. Farli tutti all’inizio, distribuirli equamente tra le settimane, aspettare l’ultimo minuto: ogni studente ha il suo metodo. Skuola.net ha intervistato 1500 di loro per scoprire a che punto sono con i compiti delle vacanze.
Solo il 14% ha finito i compiti. Giustificazione in arrivo per 1 su 10
In pratica meno della metà si presenterà al cospetto dei professori senza troppe preoccupazioni: il 31% è riuscito a farli quasi tutti, il 14% addirittura li ha finiti. Ecco dunque che, la maggioranza, sarà in forte difficoltà: il 17% è arrivato a metà dell’opera; ma circa 1 su 4 (26%) ne ha fatti pochissimi. Sempre meglio di quel 12% che ha risolto il problema alla radice: non li farà proprio. Per 1 su 10 di coloro che si presenteranno a mani vuote o quasi, tuttavia, questo non sarà un problema: mamma o papà sono pronti a firmare una provvidenziale giustificazione.
I ‘copioni’ sono quasi la metà: internet e amici le fonti preferite
Anche se aver svolto i compiti non sempre è sinonimo di correttezza. Il 4% degli studenti, ad esempio, dichiara di averli copiati e un altro 6% di averne copiati la maggior parte. Quasi 1 su 3 – il 31% - si è limitato a copiare solo qualcosa. Per fortuna, però, la maggioranza dei ragazzi è dalla parte dell’onesta; almeno così sembra, visto che il 59% afferma di aver fatto tutto da solo. I metodi preferiti per copiare? Amici e compagni di classe rimangono i canali privilegiati (43%) ma si fa sempre più largo Internet come fonte autorevole per aggirare l’ostacolo compiti (lo ha usato il 42% dei ‘copioni’).
Le famiglie? Solo il 16% dei genitori è contrario ai compiti
Ma il capitolo compiti chiama in causa un altro grande argomento: la battaglia che alcuni genitori combattono da tempo contro gli insegnanti per arrivare all’abolizione degli esercizi a casa. Anche se, stando ai dati del sondaggio, sono ancora una minoranza: appena il 16% degli studenti ha genitori contrari ai compiti per le vacanze. Per il 30%, invece, hanno appoggiato la decisione dei prof. Mentre più della metà degli intervistati (il 54%) dice che non hanno espresso un parere netto. La conseguenza diretta è che in appena il 6% dei casi il supporto dei grandi è stato determinante. I tre quarti degli studenti (73%), infatti, non sono stati aiutati dai genitori nello svolgimento dei compiti; il 21%, invece, ha avuto solo un leggero aiuto.
In pochi protestano per difendere il diritto alle vacanze
E se alcune famiglie si sono dichiarate contrarie, non è detto che poi abbiano protestato: alla fine lo ha fatto solo il 32% dei genitori non favorevoli (il 12% direttamente con i docenti, un altro 12% scrivendo post polemici sui social network, l’8% con iniziative varie). Il motivo di tanto astio? Per il 48% perché le vacanze dovrebbero essere dedicate esclusivamente al riposo, per il 27% perché la mole di lavoro è stata eccessiva, l’8% preferirebbe che i figli svolgessero altre attività, il 7% perché durante le pause dalla didattica vorrebbero passare più tempo con i propri ragazzi.