IN CONCORSO

Venezia 74, Ethan Hawke e Amanda Seyfried protagonisti di "First Reformed"

Nel film di Paul Schrader l'attore nei panni di un uomo di fede: "Mia nonna pensava diventassi prete"

© ipa

Uno dei film fino ad ora più apprezzati di Venezia 74 è stato "First Reformed" di Paul Schrader con protagonista Ethan Hawke, presentato in Concorso. L'attore ha raccontato in conferenza com'è stato entrare nei panni di un ex cappellano militare che non riesce a superare la morte del figlio: "Sono stato circondato dalla religione tutta la vita, il film è stato una grande occasione".

L'attore ha raccontato alcuni episodi della sua infanzia: "Mia nonna mi diceva sempre che sarei diventato un prete e così sono cresciuto con la paura che la famosa chiamata sarebbe arrivata da un momento all'altro, ma per fortuna così non è stato. Quindi interpretare questo personaggio non è stato difficile per me, dato che sono cresciuto a stretto contatto con la religione. Poi le funzioni religiose sono una sorta di spettacolo e quindi ho potuto mettere molto di me".

Nel cast anche Amanda Seyfried, che veste i panni di una donna molto religiosa il cui marito, ambientalista radicale, si suicida. L'attrice ha raccontato: "Quando ho letto la sceneggiatura mi sono sentita intimidita e spaventata, ma anche stimolata ad esplorare la mia interiorità. Mi piace sentirmi connessa con la sensazione di lotta interiore che però non rinuncia alla speranza. È stato bello far parte di una creazione così umana, anche perché credo che la cosa più bella di quando si guarda un film sia sentirsi coinvolti".

Il film propone i temi dell'ecologia (proprio come "Downsizing" di Payne) e che vede un grande ritorno sul grande schermo dell'autore 71enne Paul Schrader, già sceneggiatore di "Taxi driver" e "Toro scatenato". Interpellato sulla questione delle tematiche ambientali affrontate nel film, ammette: "Non credo che l'umanità potrà sopravvivere a questo secolo, ormai abbiamo esaurito la nostra permanenza sul pianeta nonostante i secoli di esperimenti. Io ho vissuto in un periodo magico come quello del baby boom, in cui non ci sono state guerre, ma poi tutto è cambiato e ormai abbiamo guastato il pianeta, anche per i nostri figli".