Caos vaccini, ogni regione a modo suo Ecco le differenze da Bolzano a Palermo
La scuola sta per ripartire e i tempi per le vaccinazioni obbligatorie si restringono, ma manca una linea comune per tutto il Paese
Entro il 10 settembre circa 2 milioni di famiglie dovranno presentare la documentazione rilasciata dall'Asl o dal pediatra di famiglia per l'ammissione dei figli ad asili nido e scuole dell'infanzia. Il tempo stringe, ma sulla vaccinazione obbligatoria aleggia ancora il caos. In mancanza di una linea comune infatti ogni regione si sta muovendo autonomamente, con differenze tra i vari territori, da Nord a Sud.
Il ministro dell'Istruzione, Valeria Fedeli, ha ribadito che non ci saranno rinvii. Nel frattempo però le regioni si muovono autonomamente. Per esempio, In Alto Adige i bambini potranno comunque frequentare la scuola per una nno in via transitoria; la Lombardia ha concesso 40 giorni di tempo in più per i bambini fino a 6 anni, mentre Toscana, Calabria e Sicilia si stanno muovendo in modo simile tra loro per quanto riguarda i colloqui con le famiglie per verificare le vaccinazioni.
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