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M5S-Rousseau, Casaleggio: "Mio padre pensava a nuovo umanesimo" 

A "Stasera Italia" il presidente e fondatore dell’Associazione Rousseau parla dell'eredità lasciata dal padre  

"Mio padre pensava a un nuovo umanesimo, che rimettesse l’uomo al centro. Un umanesimo Olivettiano con la persona al centro dell’azienda, non con il dipendente o la risorsa umana”. In un’intervista concessa a "Stasera Italia" Davide Casaleggio spiega qual è l’eredità culturale lasciata dal padre Gianroberto al Movimento Cinque Stelle.

Un umanesimo tecnologico, ragiona il presidente dell’Associazione Rousseau “che ponga l’uomo non al servizio della tecnologia, ma la tecnologia al servizio dell’uomo, anche immaginando quale futuro noi vogliamo costruire.


Sulla crisi interna al Movimento, che potrebbe portare a una scissione tra i sostenitori di una nuova leadership dell’ex premier Giuseppe Conte e l’Associazione Rousseau, interviene anche Enrica Sabatini, socia dell’Associazione: “Da statuto, tutte le votazioni del Movimento devono essere fatte sulla piattaforma Rousseau: e si sta immaginando di fare una votazione su una nuova piattaforma, probabilmente la notizia è che si sta facendo un nuovo partito, con una nuova associazione, con un nuovo statuto e con una nuova piattaforma”.


“Noi aspetteremo il 22 aprile per vedere se il Movimento onorerà gli impegni che deve”, continua Sabatini, sulla possibilità di una riconciliazione, “Rousseau rappresenta l'eredità di Gianroberto ed era per lui un elemento imprescindibile e indissolubile. Oggi bisogna decidere se Gianroberto e la sua eredità siano ancora parte del Movimento oppure no”.

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