Dal Conero al Cilento

Hyundai Ioniq Hybrid, stile e tecnologia

La berlina ibrida elettrica con 5 anni di garanzia

In giro per il Belpaese con la Ioniq Hybrid e la sua efficiente e pratica trazione ibrida. Lʼoccasione ci è stata offerta da Hyundai che, per lʼintero mese di agosto, ci ha permesso di conoscere bene i vantaggi (e qualche svantaggio) della soluzione ibrida ai problemi della mobilità contemporanea. La Ioniq è silenziosa, consuma pochissimo, ha una bella linea dinamica ed è iper-tecnologica, tanto che sul fronte sicurezza non teme confronti nel segmento C.

Pecca invece per visibilità posteriore, per il bagagliaio poco modulabile (difetto comune a tutte le ibride) e quel lieve gap di potenza ai bassi regimi dato dal cambio automatico classico. Il nostro Gran Tour è partito da Milano in direzione delle Marche e del promontorio del Conero. In autostrada viaggia stabile, sicura, confortevole, e ci lasciamo andare anche un poʼ oltre i limiti di velocità che impongono la A1 e la A14 fino ad Ancona. Tra Sirolo e Numana, poi, il piacevole saliscendi dei tornanti fino alle spiagge e delle pendenze per salire sui borghi marchigiani. Il cambio automatico è di grande aiuto, è ovvio, non si ha una frizione da gestire, e visto che raramente le velocità vanno oltre i 30 orari, la Ioniq si muove in modalità perlopiù elettrica, scorrendo quindi amena senza disturbare i borghi, come Recanati, che invitano al silenzio.

Dal Conero siamo saliti poi verso San Marino e qui le salite sono più impegnative. Per raggiungere la Rocca si hanno a disposizione belle strade larghe e lisce, ma quando la pendenza si fa dura bisogna schiacciare e non poco lʼacceleratore. Una caratteristica della Ioniq Hybrid è la scala di potenza sul tachimetro di sinistra: se è bello vedere la lucina azzurra della modalità Charge, quando in decelerazione si recupera energia, così ci irrita veder salire verso lʼalto le lucine rosse della modalità Power, quasi che il maggior consumo pregiudicasse la mission di Ioniq. Molto utile invece la scala della ricarica batteria (sulla destra), da cui sappiamo di quanta batteria il motore elettrico può usufruire, in una vettura dove tra navigatore e dotazioni di sicurezza lʼelettricità va a ruba.

Il terzo step della nostra prova è un lungo tratto misto, la E45 da Cesena a Orte e poi di nuovo autostrada fin già verso il Cilento. A doppia carreggiata, la E45 è una superstrada amata dal popolo dei raduni, che permette di viaggiare abbastanza veloci ma non si può mai esagerare. Qui la Ioniq un poʼ ha sofferto quando abbiamo provato a metterla alla frusta: se in autostrada va, qui le curve e le strettoie arrivano troppo presto per permetterle di raggiungere un buon regime e una buona velocità di crociera per mantenerla. Il gap di potenza ai medi regimi si avverte, ma questa è unʼauto che ha altre doti, in tutto il nostro tour ‒ più di 2.600 km ‒ abbiamo fatto in media 20,5 km con un litro!

Nel sud cʼè un primo aspetto che cogliamo: la Ioniq si fa notare! Bella lo è con quella linea fastback 4 porte molto dinamica e lʼassetto basso. A Paestum la sua silenziosità sembra in sintonia perfetta col rispetto che incutono i templi greci. Qui i ritmi sono lenti, i tempi dilatati, eppure la modernità dellʼauto sposa lʼantichità dellʼarea archeologica in un rapporto simbiotico fuori dal tempo. Capitolo prezzi: Hyundai Ioniq Style (il top dei 3 livelli) costa 29.250 euro a listino, ma la promozione in corso li riduce a 26.000 euro in caso di permuta o rottamazione. E in più Hyundai assicura 5 anni di garanzia e manutenzione ordinaria.