Il palazzo di via Curtatone, a Roma, sgomberato giovedì, fruttava migliaia di euro al mese. All'interno della struttura i carabinieri hanno trovato ricevute con tariffe anche giornaliere. "Tre giorni al quinto piano, stanza 22. Trenta euro", è scritto su un foglio. Come questo ne sono stati raccolti altri dagli investigatori, che indagano su un giro di racket che potrebbe allargarsi. La procura ha aperto un'inchiesta.
Probabilmente si tratta dei primi stranieri che hanno occupato il palazzo. Ma chi riscuoteva il denaro potrebbe essere il tassello di un puzzle più grande. Forse il gruppo faceva da intermediario, ma ancora non si hanno chiari ruoli e contatti.
La vicenda, come riporta il Corriere della Sera, infatti ricorda un'inchiesta del 2014. Quando "lo stesso reparto della Digos che oggi indaga sullo sgombero di piazza Indipendenza, rintracciò in casa di alcuni leader dei movimenti di occupazione banconote per migliaia di euro, ricevute e, soprattutto, l'elenco di nomi e delle somme versate dalle famiglie in occupazione".
L' inchiesta fotografò un quadro di "desolante e diffusa illegalità, con profili di responsabilità di carattere non esclusivamente penale e civile ma anche amministrativo, sociale e politico. Uno scenario in cui erano anche diffusi contatti e rapporti con esponenti politici per individuare alloggi da occupare".