Prima mondiale a Cernobbio

Volkswagen T-Roc, il suo primo baby Suv

Sarà una world car con tanti contenuti hi-tech

Un nuovo piccolo Suv si affaccia sulla scena mondiale. Si chiama T-Roc e a produrlo sarà Volkswagen, che lʼha svelato nei giorni scorsi a Cernobbio. Un veicolo globale, che la Casa tedesca punta a distribuire in tutti i mercati, perché T-Roc ha dalla sua molti assi nella manica: è compatto e agile, ha grande versatilità, motori e tecnologie allʼavanguardia e, ciò che non guasta, il blasone del brand Volkswagen.

Conta perché la Casa di Wolfsburg vuole accelerare sullʼofferta di Suv e crossover, e T-Roc è il più accessibile della gamma: più corto di 25 cm rispetto a Tiguan, ma con equipaggiamenti simili. Il primo aspetto che si coglie è però il design innovativo: le linee sono tutte diverse dagli altri Suv Volkswagen, col tetto in stile coupé, il frontale imponente e le fiancate scolpite, e la soluzione bicolore molto attraente. Gli interni si presentano molto spaziosi, a dispetto dei soli 4,234 metri di lunghezza, mentre il bagagliaio è davvero capiente con 445 litri a disposizione. T-Roc nasce come crossover hi-tech e perfettamente collegato in rete tramite il sistema Volkswagen Car-Net.

Tra le dotazioni di assistenza VW T-Roc vanta il Front Assist con la funzione City di frenata di emergenza e il Lane Assist di serie. A richiesta anche lʼassetto dinamico adattativo a richiesta (DCC). Per lʼinfotainment debutta pure la nuova interfaccia interamente in vetro e lʼActive Info Display di nuova generazione. Per la produzione del crossover Volkswagen ha scelto il nuovo stabilimento nei pressi di Lisbona. Le motorizzazioni sono 5, tutte turbo: due TSI benzina e tre TDI a gasolio, per potenze comprese tra 115 e 190 CV. A disposizione anche versioni a trazione integrale 4Motion e con cambio a doppia frizione DSG a 7 rapporti.