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Migranti, don Massimo Biancalani: "Respingo al mittente qualsiasi forma di razzismo"

Forza Nuova ha annunciato un presidio durante la celebrazione domanicale nella chiesa di Vicofaro

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"Le cose annunciate da Forza Nuova sono stupidaggini, dicono che vogliono vegliare sulla mia effettiva dottrina, ma non sanno di cosa parlano". Commenta così don Massino Biancalani la notizia del presidio programmato dai militanti di FN durante la messa domenicale a Vicofalo in provincia di Pistoia. "Il loro comunicato stampa è farneticante, rispediamo al mittente ogni forma di razzismo", continua il sacerdote, "domenica celebrerò la messa con il vicario della diocesi e a sostenermi ci saranno tantissime persone, amici, parenti e parrocchiani".

La polemica contro don Massimo si era accesa la settimana scorsa dopo un post su Facebook del sacerdote attraverso il quale raccontava di aver portato alcuni migranti in piscina, il tutto documentato da foto. Un post che aveva scatenato tantissimi commenti, anche violenti, contro questa iniziativa, tanto che il profili di don Massimo era stato bloccato per qualche ora.

"I ragazzi sono rimasti sorpresi dalle cattiverie contro di loro che hanno letto in rete, e ne sono rimasto stupito anche io, alcuni commenti erano inaccettabili", continua don Massimo e spiega che la situazione sta sfuggendo di mano. "Lo sgombero dei migranti in Piazza Indpendenza a Roma è stato di una violenza inaudita. Siamo di fronte ad un vuoto della politica, una politica che non risponde ai bisogni reali delle persone. Quella dei migranti è una vera e propria emergenza e per questo serve una legge adeguata. L'unico politico che ha un progetto interessante su questo tema è Emma Bonino. Lo straniero non è una persona da cacciare, ma è innanzitutto una persona che ha dei diritti"

Secondo il parroco di Vicofaro anche la scuola si deve impegnare per agevolare l'integrazione. "Serve maggior coraggio. Più coraggio nel raccontare la buona accoglienze e l'apertura a saper ascoltare. Molti italiani hanni pregiudizi, non si informano e così nascono le incomprensioni e la violenza, soprattutto sui social network".

Un'esperienza che il sacerdote ha vissuto in primis nella sua parrocchia: "Qunando ho annuniciato che nella nostra parrocchia sarebbero venuti dei ragazzi stranieri alcune signore mi hanno detto che se ne sarebbero andate. Poi li hanno conosciuti e si sono affezionate. Li vedono come dei figli, li ascoltano e fanno loro da mamme. Questo è un esempio di come i pregiudizi vengono abbattuti quando si conoscono delle persone in carne ed ossa, quando si condivide con loro la vita e le cose di tutti i giorni".

Don Massimo racconta che i ragazzi stranieri accolti in parrocchia sono arrivati più di un anno fa. "Provengono dall'Africa sub sahariana. Uno di loro è fuggito dal Mali perchè l'Isis ha distrutto la sua famiglia, un altro è scappato dal Ghana perchè è omosessuale e in quel paese sarebbe stato messo a morte. Sono ragazzi che hanno avuto vite difficili, ma che ora vogliono ricominciare e partecipano alla vita dellla comunità: studiano l'italiano e lavorano". Sono tutti musulmani, ma questo non costituisce un problema: "La convivenza tra religioni diverse è possibile", spiega don Massimo, "a luglio questi ragazzi hanno partecipato ad un campo scuola insieme ad altri giovani cattolici ed è stato un momento di grande condivisione.

Infine don Massimo torna a parlare del presidio organizzato per domenica prossima e lancia un appello: "Ai commenti violenti e alle minacce di Forza Nuova rispondo dicendo che noi apriamo le porte a tutti, siamo disponibili al dialogo, ma dico anche che nella Chiesa qualsiasi forma di razzismo è inaccettabile. Il razzismo è la negazione del Vangelo. Punto. Da qui si riparte".

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