Aumentano le startup, ma diminuiscono gli investimenti
Nel secondo trimestre si è registrato un aumento del numero delle startup del 7,5% ed un +8% degli addetti. Pesa però il calo degli investimenti: -12% rispetto alla prima metà del 2016
Sebbene, ad oggi, le startup innovative rappresentino solamente una piccola fetta dell’intero tessuto imprenditoriale italiano, il loro numero si presenta in costante aumento comportando, di conseguenza, un aumento dell’incidenza sul numero totale delle imprese. A confermarlo è il Registro delle Imprese. Preoccupa però un trend che sta interessando il nostro Paese: gli investimenti in startup, invece che aumentare, stanno diminuendo.
Ma andiamo con ordine. Partiamo innanzitutto spiegando che cosa si intende per startup. Come si legge sul Dizionario di Economia e Finanza della Treccani, con questo termine si indicano quelle imprese di piccole dimensioni nella fase iniziale della loro esistenza (secondo i requisiti necessari per essere considerata tale, una startup non deve nemmeno nascere da una fusione o da una cessione di un ramo di azienda) e “presentano un rischio più elevato rispetto a quelle già consolidate sul mercato, rischio che esalta sia le prospettive di guadagno sia la possibilità di perdite. Questo compagnie, in caso di successo, traggono il loro vantaggio dal fatto che, essendo state appena avviate, utilizzano generalmente una limitata quantità di risorse sia umane sia finanziarie”.
Al termine del secondo trimestre il Registro delle Imprese (di Unioncamere, Infocamere e Ministero dello Sviluppo Economico) ha censito 7.394 aziende di questo tipo, un numero in aumento di 514 unità rispetto al primo trimestre (+7,5%), per un incidenza sul totale delle società di capitale del Paese pari al 0,46%, contro lo 0,43% dei primi tre mesi dell’anno.
Nel 70,6% dei casi questa tipologia di imprese è attiva nel settore dei servizi alle imprese con picchi notevoli nei comparti della produzione di software (30,8%), in quello di Ricerca&Sviluppo (13,9%) e in quello delle attività dei servizi di informazione (8,9%). Altro settore in cui è possibile trovare numerose startup è quello industriale, con il 19,6% del totale. Segue il commercio con il 4%.
Anche dal punto di vista occupazionale offrono dati incoraggianti: rispetto alla fine del 2016 il numero degli occupati nelle startup è aumentato dell’8% (+696 unità), arrivando a toccare nel complesso i 9.365 addetti. Di conseguenza risulta in aumento anche il numero medio di addetti per start-up: 3,6 contro i 3,25 di dicembre.
Veniamo però al dato preoccupante. Secondo il sito
StartupItalia (Magazine dell’innovazione e delle startup italiane) nel primo semestre del 2017 gli investimenti in startup sono stati pari a 75,3 milioni di euro, contro i 86,2 milioni di euro di un anno fa, riflettendo un calo del 12%. Si registra dunque una brusca frenata rispetto agli anni precedenti. Secondo l’Osservatorio Startup Hi-tech - promosso dalla School of Management del Politecnico di Milano in collaborazione con Italia Startup – nel 2016 gli investimenti totali hanno raggiunto la cifra di 217 milioni di euro.
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