Usa: lavapiatti licenziato uccide il cuoco, polizia gli spara per liberare ostaggi
Ore di paura a Charlotte dove un uomo, arrabbiato per il licenziamento, ha tenuto in ostaggio diverse persone prima dell'intervento della polizia
Si è conclusa la presa d'ostaggi in un ristorante di Charleston, in Sud Carolina. Un uomo, che era stato da poco licenziato, ha sparato al cuoco uccidendolo. Poi ha tenuto in ostaggio diverse persone. La polizia è però intervenuta sparando sull'aggressore che versa in condizioni critiche. Il sindaco della città ha confermato che non si tratta di terrorismo.
L'allarme era scattato all'ora di pranzo, quando il ristorante in una delle zone più frequentate di Charleston era pieno di clienti. Testimoni hanno raccontato di aver visto comparire nella sala da pranzo un uomo con addosso un grembiule, proveniva dalla cucina, aveva in mano una pistola ed esclamava: "Sono il nuovo re di Charleston!'". Non è chiaro se a quel punto avesse già rivolto la sua rabbia contro lo chef, che probabilmente riteneva responsabile del suo licenziamento, ma intimava i presenti - circa 30 persone - di rimanere a terra.
Intanto la polizia aveva evacuato e transennato l'intera zona, mentre una squadra di esperti tentava una trattativa con l'uomo armato all'interno del ristorante, da cui aveva cominciato a lasciare andare alcune persone, clienti insieme con cameriere e parte del personale addetto alla cucina. Fino all'epilogo del tragico episodio, con la cattura dell'uomo da parte delle forze dell'ordine, che è rimasto ferito ed è stato ricoverato in ospedale dove resta in condizioni critiche. Poi la conferma della morte dello chef.
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