"Sinceramente non mi aspettavo un benservito simile. Non credevo che sarei stato ripagato così per le mie perplessità, condivise anche da Luigi Di Maio". Così l'ex assessore al Bilancio del Campidoglio Andrea Mazzillo, silurato da Virginia Raggi e sostituito con il livornese Gianni Lemmetti. "Al sindaco - aggiunge - ho cercato di far capire che se interviene male sul dissesto Atac il Comune sarà commissariato".
Mazzillo in un'intervista a La Repubblica spiega: "Ho detto alla Raggi come la penso sul concordato preventivo che si vuole fare. Nella pancia dell'Atac ci sono 429 milioni di crediti verso il Comune che con il concordato si rischiano di perdere. E questo non è un elemento facilmente digeribile per i conti di Roma Capitale".
"Che io abbia parlato con la stampa di certe criticità - ricorda riferendosi alle critiche espresso verso i nomi calati dall'alto - non è sicuramente piaciuto. Ma la storia dell'Atac ha pesato eccome. La situazione non è facile, l'azienda ora deve pagare gli stipendi e, per farlo, sta chiedendo un'anticipazione alla tesoreria del Comune".
"Nella gestione amministrativa di questa città - prosegue - si è perso il contatto con il progetto al quale i cittadini avevano dato il loro voto. Qui servono persone che conoscono i problemi di Roma. Il Movimento ha al proprio interno queste risorse. Purtroppo nelle logiche successive alla vittoria elettorale ha prevalso l'idea di un meccanismo che forse serviva a evitare la diaspora, i cambi di casacca". Il riferimento è al contratto con penale di 150mila euro fatto firmare ai consiglieri.
Tracciando un bilancio del suo operato da assessore, Mazzillo afferma di non avere rimorsi: "Ho svolto il mio compito con coscienza. Ho approvato il bilancio in anticipo. Ho messo a posto i debiti fuori bilancio. Ho reperito le risorse per le strade e per le scuole. Sarei riuscito a far quadrare anche la vicenda dell'Atac, in bonis, senza mettere in mezzo tribunali, avvocati e periti".
Intervistato anche da Il Messaggero, Mazzillo lamenta il "trattamento inaccettabile" ricevuto. "La Raggi - dichiara - non mi ha mai chiamato prima di decidere. Fino a tardi, fino alle 11 della sera, abbiamo lavorato sul salvataggio di Atac, c'era una riunione informale, e Virginia non mi ha detto nulla. Ho dovuto leggere prima sulle agenzie di stampa e poi su Facebook che la sindaca mi ha cacciato. Forse sarebbe stato giusto avvertire prima di me che le agenzie di stampa".