Non c'è nessun legame tra l'autista del furgone spagnolo trovato con due bombole di gas a bordo a Rotterdam e il terrorismo. Lo riferisce la polizia all'indomani dell'allarme scattato per il ritrovamento, dopo una segnalazione della polizia spagnola, del van sospetto vicino al luogo dove era in programma un concerto, poi annullato. L'autista, che era stato fermato, è un installatore e le bombole a bordo gli servivano per lavoro.
L'uomo alla guida della camionetta mercoledì sera era alla guida ubriaco e per questo è stato notato nel quartiere della città, dove era in programma il concerto della band americana Allah-Las. L'indagine sulle bombole di gas non ha dato alcun risultato e anche le perquisizioni condotte nella sua abitazione non hanno rivelato nessun potenziale legame con il terrorismo.
L'allarme fuori dal concerto - L'allarme era scattato in serata fuori dalla sala che doveva ospitare il concerto, il Maassilo, un ex silos che può contenere circa mille persone e già pieno di gente. Tutti quanti sono stati scortati fuori dagli agenti che indossavano giubbotti anti-proiettile. La band, invece, è stata fatta uscire da una porta sul retro. Nelle indagini successive, oltre all'autista del van risultato poi estraneo al terrorismo, era stato fermato anche un secondo uomo.
Le critiche alla band per la scelta del nome - Gli Allah-Las sono stati spessi criticati per la scelta del nome. "Abbiamo scelto Allah perché volevamo una parola che avesse un che di sacro, ma non volevamo offendere nessuno", aveva spiegato in un'intervista al Guardian il leader del gruppo Miles Michaud. "Quando riceviamo email di protesta rispondiamo e spieghiamo le nostre ragioni. Di solito ci capiscono e tutto si risolve", aveva detto ancora.