Ad agosto l’attività dell’Eurozona ha mantenuto il vigore dei mesi precedenti, contribuendo positivamente all’espansione economica dell’Area. Un andamento confermato da Markit economics attraverso l’indice Pmi. Bene anche il mercato del lavoro, anche se i livelli occupazionali hanno registrato un incremento più lieve rispetto alle performance dei mesi precedenti.
Secondo le ultime rilevazioni flash, l’indice Pmi composito della Produzione si è attestato a 55,8 punti ad agosto aumentando di un decimo di punto rispetto ai 55,7 di luglio. Bene anche l’indice della produzione manifatturiera, aumentato di quasi due punti: dai 56,5 di luglio ai 58,1 del mese in corso.
Ma - mentre il settore manifatturiero prosegue la sua risalita - per l’indice Pmi relativo alle Attività del settore terziario si registra un lieve rallentamento: secondo Markit ha infatti toccato il valore più basso degli ultimi sette mesi, scendendo a 54,9 punti dai 55,4 di luglio. Nonostante il rallentamento di agosto l’indice si presenta comunque al di sopra della soglia dei 50 punti che delimitano una fase di espansione dell’attività da una fase di contrazione.
Analizzando i dati, la società londinese appare quindi ottimista. Nel resoconto si legge, infatti, che l’economia dell’Eurozona “ha mantenuto ad agosto uno slancio di crescita indicando tassi di aumento generalmente simili a quelli dello scorso luglio. L’espansione è stata supportata dal forte incremento della produzione manifatturiera, mentre il settore terziario ha segnato un più debole incremento dell’attività”.
In particolare il settore manifatturiero ha riportato un forte incremento dei nuovi ordini, contribuendo positivamente anche alle esportazioni dell’area, arrivate a toccare uno dei valori più elevati degli ultimi sei anni e mezzo.
Soffermandosi sul mercato del lavoro Markit spiega poi che sebbene il tasso di creazione occupazionale sia rimasto marcato, si rileva comunque un aumento più contenuto rispetto ai mesi precedenti, sia per il settore manifatturiero che per il terziario.