Quattro uomini sospettati di essere membri della cellula terroristica, che ha ucciso 15 persone negli attacchi in Spagna, sono comparsi in tribunale a Madrid, e successivamente accusati di omicidio con finalità terroristica. Solo tre però sono rimasti in carcere. Il giudice che sta seguendo il processo, ha infatti negato a due di loro la cauzione, ha prolungato la detenzione di 72 ore al terzo uomo e ha liberato l'ultimo.
Il giudice Fernando Andreu ha spiegato che vi sono sufficienti prove per tenere in carcere Mohamed Houli Chemlal, 21 anni, e Driss Oukabir, 28 anni con l'accusa di aver provocato morti e feriti con modalità terroristiche oltre che di appartenenza a un'organizzazione terroristica. Il giudice ha anche scritto che Mohamed Houli Chemlal è in arresto anche per compravendita di esplosivi.
Resta in carcere per le prossime 72 ore in attesa degli sviluppi delle indagini Sahl El Karib, gestore dell'internet-caffè di Ripoll, località di provenienza della maggior parte dei componenti la cellula terroristica. Il suo internet-caffè è stato perquisito martedì sera. Il giudice ha quindi ritenuto di non avere elementi "abbastanza solidi" per tenere in carcere Mohamed Aalla.
Trovato documento dell'Isis nel covo di Alcanar - Il giudice che sta seguendo le indagini ha inoltre reso noto che nel covo di Alcanar dei killer di Barcellona, esploso il giorno prima dell'attacco, sono stati trovati un documento dello Stato islamico e un biglietto aereo per Bruxelles. La polizia ha inoltre dichiarato che nell'appartamento sono stati trovati 120 bombole di gas e tracce di esplosivo Tatp. Emerge inoltre che i terroristi hanno comprato i coltelli che hanno utilizzato nel secondo attentato pochi minuti prima di agire a Cambrils.
Francia: "Non eravamo a conoscenza della cellula terroristica" - Intanto il ministro dell'interno francese Gerard Collomb ha dichiarato a Bfm Tv che la Francia era ingnara dell'esistenza degli autori degli attacchi di Barcellona, sottolineando che "erano esclusivamente spagnoli".