Ex poliziotto della Squadra Mobile di Palermo, presunto killer di Stato o collegamento tra cosche mafiose e servizi segreti. Giovanni Aiello, noto anche come "Faccia di mostro" per via di uno sfregio causato da una fucilata, è morto all'età di 71 anni sulla spiaggia di Montauro, nel Catanzarese. In congedo dal 1977, Aiello è stato indagato da diverse Procure e dalla Dda di Palermo.
L'agente in pensione, mai processato, era considerato un personaggio chiave di diversi misteri e uccisioni in Sicilia. Tra questi, l'attentato fallito dell'Addaura (nel 1989, obiettivo Giovanni Falcone), la strage di via D'Amelio nel 1992 e l'omicidio del poliziotto Nino Agostino con la moglie incinta ancora nel 1989. Questa la tesi sostenuta da alcuni pentiti, sempre smentita dall'interessato.
L'ultima indagine su Aiello risale a luglio, con la Procura di Reggio Calabria che ha coordinato l'inchiesta sui mandanti degli attentati ai danni dei carabinieri in città nel 1994.
Il poliziotto è deceduto nel Comune dove viveva, mentre stava ritirando la sua barca; inutili l'utilizzo di un defibrillatore e i soccorsi dei sanitari del 118.
Mattiello (Pd): "Disporre il sequestro dei beni - "Aiello morendo porta nella tomba tante domande che riguardano i tragici fatti della stagione stragista mafiosa e non soltanto", il commento di Davide Mattiello (Pd). Il deputato inoltre aggiunge: "E' necessario disporre autopsia e disporne il sequestro dei beni".
I legali: "E' deceduto da innocente" - "Giovanni Aiello è morto da innocente, da mesi la Procura di Palermo aveva archiviato le indagini a suo carico. La famiglia non merita ulteriori atti di sciacallaggio". Così Eugenio Battaglia e Ugo Custo, avvocati difensori dell'ex agente deceduto questa mattina sulla spiaggia di Montauro in seguito a un malore.