E' giallo intorno alla morte di Pau Peréz Villan, ingegnere 34enne, rinvenuto morto all'interno della sua Ford bianca che ha forzato il posto di blocco dopo la strage della Rambla, a Barcellona, investendo e ferendo un poliziotto. In un primo momento, al ritrovamento della vettura in un parcheggio a Sant Just Desvern, si era pensato che l'uomo facesse parte del commando jihadista; poi la polizia spagnola ha voluto separare e distinguere l'indagine da quella per terrorismo, ma ora si fa più concreta l'ipotesi che il 34enne sia stato accoltellato e ucciso dall'autista del van in fuga per rubargli l'auto. E' dunque Pau Peréz Villan la 15esima vittima dell'attentato di Barcellona?
Fra le numerose zone d'ombra dell'inchiesta sugli attentati jihadisti catalani la stampa spagnola rileva il caso del "misterioso" cadavere ritrovato in un'auto sfuggita a un posto di blocco sulla Avenida Diagonal all'uscita di Barcellona.
In un primo momento la polizia aveva detto che Pau Peréz Villan era stato colpito dagli spari degli agenti. Ma poi ha ammesso che in realtà il proprietario era morto per ferite prodotte da un coltello. L'uomo non era quindi al volante della Ford Focus bianca quando è stato forzato il posto di blocco. Il conducente è, invece, fuggito, abbandonando l'auto con il corpo di Pau tre chilometri dopo, e si è dileguato.
Secondo quanto si apprende, gli inquirenti mantengono parallele le indagini sugli attacchi di Barcellona e Cambrils e quelle sulla Ford, dove è stato trovato dissanguato sui sedili posteriori il cadavere dell'ingegnere spagnolo di 34 anni, residente a Vilafranca del Penedès.