Barcellona, gli inquirenti: i terroristi volevano distruggere la Sagrada Familia
L'esplosivo era nel covo di Alcanar, vicino a Tarragona, che però è stato distrutto da una detonazione mercoledì, facendo saltare il piano
I terroristi che hanno colpito giovedì sulla Rambla di Barcellona avrebbero voluto attaccare la Sagrada Familia. Questo prevedeva il piano iniziale della cellula jihadista, che stava pianificando un attentato con tre furgoni carichi di esplosivo Tatp e bombole di gas per distruggere il capolavoro di Gaudì, simbolo della capitale catalana. A rivelarlo è il giornale spagnolo El Confidencial, citando fonti investigative.
L'esplosivo era conservato nel covo di Alcanar, vicino a Tarragona, che però è stato distrutto da una detonazione mercoledì sera, facendo così saltare il piano iniziale.
Attentatori volevano un furgone più grande - Stando a quanto emerso, due degli attentatori, Mohamed Hychami e Youness Abouyaaqoub, si erano presentati mercoledì 16 agosto a un autonoleggio di Santa Perpetua de Mogoda, chidendo di affittare un furgone di grandi dimensioni, probabilmente per rendere più devastanti gli effetti dell'attentato: il mezzo però è stato loro rifiutato, perché troppo giovani e con pochi anni di patente di guida alle spalle. I due hanno così dovuto ripiegare su due mezzi più piccoli.
Uno di questi era stato ritirato la mattina stessa da Mohamed Hychami e Youness Abouyaaqoub: è stato ritrovato parcheggiato nella località di Vic. L'altro, noleggiato ufficialmente a nome di Youness e di Driss Oukabir (il giovane arrestato e che ha denunciato il furto dei suoi documenti, fratello di Moussa, ritenuto il capo del commando) era stato prelevato alle 16 ed è stato il mezzo utilizzato per l'attentato sulla Rambla.
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