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M5S, voto a 16 anni e più referendum nel programma di riforme costituzionali

L'elenco è stato pubblicato sul blog di Beppe Grillo, sarà sottoposto a votazione tra gli iscritti

Rafforzamento della consultazione popolare tramite il referendum, diritto di voto a 16 anni e introduzione del vincolo di mandato. Sono alcuni dei punti contenuti nel programma delle riforme costituzionali del Movimento 5 Stelle, pubblicato sul blog di Beppe Grillo e sottoposto al voto degli iscritti.

Nella premessa al programma delle riforme si legge che lo "scopo" della Costituzione è "la partecipazione dei cittadini alla vita pubblica e alle sue decisioni essenziali". L'aspetto principale però riguarda il rafforzamento della democrazia diretta ed in particolare l'ampliamento dello strumento referendario. Il Movimento 5 Stelle: "La cancellazione del quorum costitutivo che è diventato solo uno strumento usato dai partiti per invalidare il risultato e l'introduzione del referendum propositivo". Ampio spazio viene dato anche all' introduzione del vincolo di mandato per impedire il trasformismo e la nascita in Parlamento di partiti mai votati da nessuno.

Pubblica amministrazione - Oltre alla semplificazione dei processi amministrativi e alla possibilità per i cittadini di valutare le "performance" di chi lavora nella P.A, la novità più evidente riguarda l'introduzione "in Costituzione di una vera e propria cittadinanza digitale per nascita". In sostanza, si tratterebbe di "un'identità, anche online, riconosciuta dallo Stato, necessaria non solo per assicurare a tutti i cittadini quello che oggi èun nuovo diritto fondamentale, cioè il diritto di accesso alla rete, ma anche per semplificare il rapporto con la Pubblica amministrazione".

Il Movimento propone anche di togliere dalla Costituzione il pareggio di bilancio e di introdurre invece "l'obbligo di consultare i cittadini per autorizzare qualsiasi cessione della sovranita' popolare ad enti sovranazionali".

La prima delle proposte targate M5s riguarda la riduzione del numero dei parlamentari e la loro indennità. Tra i punti c'è anche "la modifica dell'immunità penale dei parlamentari, che deve essere limitata alle opinioni e ai voti espressi nell'esercizio delle funzioni". Torna anche l'abolizione del Cnel.

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