Il codice di condotta delle Ong "potrebbe limitare il loro lavoro di salvataggio provocando più decessi": è l'allarme lanciato da Agnes Callamard, relatrice speciale dell'Onu sulle esecuzioni extragiudiziali, sommarie e arbitrarie. La "conseguente perdita di vite umane - ha poi aggiunto l'esperta delle Nazioni Unite - essendo prevedibile e prevenibile, costituirebbe una violazione degli obblighi dei diritti umani in Italia".
La relatrice Onu ha sottolineato poi il rischio di gravissimi abusi e violenze per i rifugiati e i migranti in Libia: "Fino a quando coloro che transitano attraverso la Libia o vengono ricondotti in Libia sono a rischio di violazioni dei diritti umani, tra cui uccisioni arbitrarie, l'Italia deve fornire ricerca e soccorso nel Mediterraneo, rispettare il divieto di respingimento e garantire che le Ong possano contribuirvi pienamente".