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Francia, Parlamento approva legge su moralizzazione vita pubblica

Il progetto è passato all'Assemblea Nazionale con 412 voti favorevoli, 74 contrari e 62 astenuti

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Il Parlamento francese ha adottato in via definitiva il disegno di legge sulla moralizzazione della vita pubblica. Il progetto è passato all'Assemblea nazionale con 412 voti favorevoli, 74 contrari e 62 astenuti. Il gruppo dei repubblicani ha respinto in blocco la proposta, annunciando che farà ricorso al Consiglio costituzionale, mentre La France Insoumise di Jean-Luc Mèlenchon e la Sinistra democratica e repubblicana hanno optato per l'astensionismo.

Lo aveva ribadito in campagna elettorale e ha mantenuto la promessa: la "loi de moralisation de la vie publique" ha un obiettivo chiaro, quello di ristabilire la fiducia tra cittadini e politica e limitare i privilegi della casta. Il provvedimento legislativo prevede il divieto per i parlamentari, i ministri e gli eletti locali di assoldare un parente come proprio collaboratore; la soppressione della “riserva parlamentare”, somma di denaro, di circa 140 milioni all'anno, a disposizione dei deputati e dei senatori per sostenere associazioni e collettività locali; la creazione di una “banca della democrazia” e di un “mediatore del credito” per un dialogo più trasparente tra le banche, i partiti e i candidati; il controllo fiscale dei parlamentari a inizio mandato e infine la creazione di “registri pubblici” per i parlamentari in conflitto d'interesse.

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