Nuova settimana, nuovo aggiornamento dei colori delle regioni. Quasi tutta Italia, ormai, è in zona arancione. Restano in zona rossa solamente Campania, Puglia, Valle d’Aosta e Sardegna. Questo, di riflesso, significa che ci sono ulteriori riaperture delle scuole. Dal 12 aprile, infatti, torneranno in classe al 100%, oltre agli alunni di asili, elementari e prima media - in aula praticamente ovunque da inizio aprile - tantissimi altri ragazzi di seconda e terza e media, proprio per effetto dei nuovi livelli di rischio assegnati alle regioni. In totale, secondo i calcoli di Tuttoscuola, saranno ‘in presenza’ quasi 6,6 milioni di studenti (sugli 8,5 milioni di iscritti in istituti statali e paritari), circa 8 su 10; quasi un milione in più rispetto alla scorsa settimana.
In Lombardia il ritorno più consistente
Di questi, 400 mila sono gli studenti lombardi. In controtendenza gli studenti della Sardegna, regione che dopo un periodo in zona bianca è tornata improvvisamente in rosso: qui 63 mila alunni di medie e superiori tornano in Dad. Analizzando, invece, i vari livelli scolastici la situazione è la seguente: alle scuole dell’infanzia e primarie sono in classe i bambini di tutta Italia, tra gli studenti delle medie la quota scende all’87%. Vera nota dolente le scuole superiori, dove la presenza in classe si attesta al 38% del totale (i più fortunati si devono accontentare di andare in presenza tra il 50% e il 75%).
La 'classifica' delle regioni
Ma il quadro è molto diversificato a seconda dell’area geografica di riferimento. Sempre secondo la stessa analisi, ad andare a scuola sarà l’84% degli alunni al Nord, l’83% al Centro, il 76% nelle Isole, entro il 60% al Sud. A livello regionale, le percentuali più alte si registrano nelle province autonome di Bolzano e Trento dove tornerà in presenza l’87% di tutti gli studenti. Mentre è la Lombardia la regione con le presenze più consistenti in termini assoluti: 1.192.037 alunni in presenza e solo 209.776 in Dad; a seguire il Lazio (687.592 in presenza e 133.737 in Dad), la Sicilia (614.891 in presenza, 125.879 in Dad), il Veneto (573.694 in presenza, 106.402 in Dad), l’Emilia Romagna (519.878 in presenza, 100.145 in Dad) e la Toscana (419.124 in presenza, 85.492 in Dad). Il dato più basso, invece, è quello della Sardegna, che tra l’altro passa da precedenti 170.004 in presenza agli attuali 106.560 (con 100.178 alunni in Dad).
Scuole chiuse o aperte? Cosa prevedono le norme
Tutto questo, come detto, è frutto di quanto stabilito dall’ultimo decreto del Governo, dove si legge che: “è assicurato in presenza sull'intero territorio nazionale lo svolgimento dei servizi educativi per l'infanzia e dell'attività' scolastica e didattica della scuola dell'infanzia, della scuola primaria e del primo anno di frequenza della scuola secondaria di primo grado”. Ciò significa che, anche in zona rossa, la didattica a distanza va in scena solo per gli studenti del secondo e terzo anno delle scuole medie e delle scuola superiori. Ma già in zona arancione, le seconde e le terze medie tornano in aula. Mentre alle superiori, sia in zona gialla sia in arancione, si adottano forme flessibili affinché' sia garantita l'attività' didattica in presenza ad almeno il 50 per cento (fino a un massimo del 75 per cento) della popolazione studentesca.
La situazione regione per regione
Dopo, però, aver visto in che modo le scuole sono aperte e in che modalità, a seconda delle diverse zone e dei diversi colori, vediamo la situazione aggiornata regione per regione, riassunta dal sito Skuola.net:
- Abruzzo: zona arancione; tutti in presenza fino alla terza media e superiori al 50%. Il presidente della Regione Abruzzo ha annunciato che ben 40 comuni sono in zona rossa da lunedì 12 aprile, in particolare in provincia dell’Aquila e in una vasta area della Marsica, compresa Avezzano, la zona della Piana di Navelli e paesi della Valle Subequana; per loro valgono quindi le regole più restrittive
- Basilicata: zona arancione; tutti in presenza fino alla terza media, e superiori al 50%. Zona rossa per il comune di Palazzo San Gervasio, dove la Dad sarà quindi attivata a partire dalla seconda media
- Calabria: zona arancione; tutti in presenza fino alla terza media, superiori non più del 50%, come da ordinanza regionale
- Emilia Romagna: zona arancione; tutti in presenza fino alla terza media, superiori al 50%
- Friuli Venezia Giulia: zona arancione; tutti in presenza fino alla terza media, superiori al 50%
- Lazio: zona arancione; tutti in presenza fino alla terza media, superiori almeno fino 50%.
- Lombardia: zona arancione; tutti in presenza fino alla terza media, superiori al 50%.
- Liguria: zona arancione; tutti in presenza fino alla terza media, superiori al 50%.
- Marche: zona arancione; tutti in presenza fino alla terza media, superiori al 50%
- Molise: zona arancione; tutti in presenza fino alla terza media, superiori al 50%
- Piemonte: zona arancione; tutti in presenza fino alla terza media, superiori al 50% (ad eccezione della provincia di Cuneo che, come da ordinanza, rimarrà rossa fino al 14 aprile)
- Sicilia: zona arancione; tutti in presenza fino alla terza media, superiori al 50% (eccetto Palermo e tutta la sua provincia, che passano in zona rossa fino al 22 aprile)
- Toscana: zona arancione; tutti in presenza fino alla terza media, superiori al 50%. Restano rosse solo le province di Firenze e Prato, i comuni di San Miniato, Montopoli Valdarno, Santa Croce sull’Arno, Castelfranco di Sotto, i comuni di Poggibonsi, San Gimignano, Colle Val d’Elsa, Casole d’Elsa, Radicondoli
- Umbria: zona arancione; dal 14 aprile tutti in presenza fino alla terza media, superiori al 50%
- Veneto: zona arancione; tutti in presenza fino alla terza media, superiori al 50%
- Province autonome di Bolzano e Trento: zona arancione; tutti in presenza fino alla terza media, superiori almeno fino 50%
- Campania: zona rossa; in Dad al 100% a partire dalla seconda media
- Puglia: zona rossa; in Dad al 100% a partire dalla seconda media
- Sardegna: zona rossa; in Dad al 100% a partire dalla seconda media.
- Valle d'Aosta: zona rossa; in Dad al 100% a partire dalla seconda media.