A 22 anni era riuscito a fermare il più grosso cyberattacco del secolo contro le banche, ora è finito in manette con l'accusa, tra le altre, di rubare password e username degli utenti dei siti degli istituti di credito. La parabola dell'hacker-eroe che salvò il mondo da WannaCry, il britannico Marcus Hutchins, è stata fin troppo breve: il giovane, conosciuto nel mondo della pirateria informatica come Malwaretech, è stato arrestato dall'Fbi a Las Vegas mentre partecipava al grande raduno hacker Def Con sulla cybersicurezza.
Hutchins è accusato, con altri individui, di aver fabbricato e distribuito il virus Kronos, concepito per rubare informazioni relative alle transazioni bancarie online di istituti di credito in Gran Bretagna, Canada, Germania, Polonia e Francia. L'atto d'accusa sostiene che Hutchins avrebbe distribuito questo virus sul "dark web", la parte clandestina di Internet.
Wannacry fu il ransomware responsabile di un'epidemia su larga scala avvenuta nel maggio 2017 che infettò i sistemi informatici di numerose aziende e organizzazioni in 150 Paesi, quasi tutto il mondo, Italia compresa. Il malware era stato diffuso attraverso finte email e una volta nel pc criptava i file bloccandone l'accesso; per sbloccarli veniva richiesto un riscatto in bitcoin.