Il Movimento 5 Stelle punta alla condivisione e "apre" la piattaforma Rousseau a tutti i cittadini, puntando a raggiungere il milione di iscritti entro la fine del 2018. Davide Casaleggio, mercoledì mattina, ha presentato la nuova versione del portale nel corso di una conferenza stampa al circolo della Stampa estera, insieme a Danilo Toninelli. "Con il sistema Rousseau - ha dichiarato - abbiamo cambiato il modo di far politica e con molti riscontri a livello internazionale".
Come cambia il portale - Nella nuova versione di Rousseau i cittadini possono vedere le proposte di legge, commentarle, suggerire emendamenti, avanzare loro proposte, proporre iniziative sul territorio, ma anche seguire corsi di formazione. "Il motivo per cui Rousseau è nato è per far partecipare le persone, - ha spiegato Casaleggio - infatti all'interno del M5s le persone si candidano, scrivono leggi, partecipano alla scrittura delle leggi. Il concetto stesso di Rousseau è ascoltare e partecipare. Rousseau diceva: 'Se vuoi sapere cosa pensano i cittadini devi chiederlo'. Noi lo facciamo ogni giorno".
Obiettivo condivisione - "Oggi abbiamo circa 140mila iscritti su Rousseau e l'obiettivo è aprire il più possibile la partecipazione, oggi apriamo Rousseau a milioni di italiani, che possono utilizzare gli strumenti e anche copiare gli emendamenti" ha aggiunto Casaleggio, illustrando le diverse funzionalità del sistema, da Lex Iscritti (dove è possibile proporre disegni di legge) alla funzione che ha aggiornato i meet-up del Movimento 5 Stelle, "Call to Action".
Alcune funzionalità della piattaforma Rousseau sono però “limitate” ai soli iscritti, come ha spiegato Enrica Sabatini, tra i responsabili del sistema: "I non iscritti hanno la possibilità di poter visionare tutte le proposte di Lex Regione, Parlamento e Europa e possono partecipare attivamente alla funzione Call to action. Solo gli iscritti però possono lanciare la chiamata all'azione, poi una volta raggiunti i cinque partecipanti l'evento diventa pubblico".
L'importanza della sicurezza del voto - Il figlio del co-fondatore del M5S ha spiegato che si è lavorato moltissimo sul tema della sicurezza: "Oggi c'è una metodologia condivisa con diversi enti esterni utilizzata per gestire la sicurezza e la certificazione del voto, gestita dall'associazione Rousseau. In alcuni casi vengono coinvolte più società sia sul fronte della sicurezza che sulla certificazione del voto".
Davide Casaleggio ha concluso parlando anche di voto online dopo il caso Marika Cassimatis a Genova: "Per alcuni elementi è stato necessario l'intervento del garante, ma si stratta di meno dell'1% dei casi in cui le votazioni sono andate a buon fine".