Come ogni finale di trimestre è tempo di tirare le somme sul periodo finanziario appena terminato. Tra i dati diffusi dai vari colossi della new economy spuntano senza dubbio quelli di Alphabet (la società che controlla Google) che, grazie al fatturato da record è riuscita a limitare i danni legati alle sanzioni che le sono state imposte dall’Unione europea.
Il colosso americano ha infatti realizzato un fatturato pari a 26 miliardi di dollari, volando oltre le attese degli analisti che prevedevano 25,6 miliardi di euro. Non solo, rispetto allo stesso trimestre di un anno fa il fatturato è balzato del 21%. Per quanto riguarda gli utili invece, la maxi multa da 2,7 miliardi di dollari, ne ha comportato una riduzione da 6,26 miliardi a 3,5 miliardi. Mentre al netto delle sanzioni il dato sarebbe risultato in crescita del 16%, in questo caso si è verificato un calo del 27% rispetto al secondo trimestre del 2016.
Anche Facebook ha battuto le stime, mettendo a segno una notevole crescita dei profitti, arrivati a toccare u 3,9 miliardi di dollari: +71% rispetto ai 2,29 miliardi dello stesso periodo di un anno fa. I profitti per azione sono saliti a 1,32 dollari contro i 0,78 dollari del secondo trimestre del 2016. Le stime degli analisti indicavano 1,13 dollari per azione. nella mota trimestrale il colosso guidato da Mar Zuckerberg evidenzia poi una crescita di 45% punti percentuali dei ricavi - a 9,32 miliardi contro i 9,20 miliardi attesi dagli analisti - e un +17% degli utenti attivi mensilmente, arrivati a toccare le 2,01 miliardi di unità.
Male invece Twitter, che nel secondo trimestre ha registrato una flessione dell’utile netto a 56,4 milioni i euro dai 59,5 dello stesso trimestre del 2016. Giù anche gli incassi legati alle pubblicità, -8%, mentre risultano in crescita i ricavi, arrivati a toccare i 574 milioni di dollari contro i 536,7 milioni di un anno fa.