"Nazionalismo e protezionismo non sono basi accettabili su cui regolare i rapporti tra due grandi Paesi Ue". Così attaccano il ministro dell'Economia, Padoan, e quello dello Sviluppo, Calenda, dopo la decisione francese di nazionalizzare Stx bloccando gli impegni presi con Fincantieri. "L'obiettivo è difendere gli interessi strategici", ha spiegato il ministro dell'Economia francese, Bruno Le Maire. L'Eliseo ribatte: "E' una soluzione transitoria"
"Non si può parlare di nazionalizzazione", ha precisato l'Eliseo sul caso, affermando che la telefonata intercorsa tra il presidente francese, Emmanuel Macron, e il presidente del Consiglio italiano, Paolo Gentiloni, "è stata cordiale". La Francia "non vuole emarginare l'Italia".
La decisione di nazionalizzare arriva dopo il botta e risposta di mercoledì tra Parigi e Roma. "Martedì sarò a Roma per discutere con i ministri Padoan e Calenda", ha aggiunto Bruno Le Maire.
"La nazionalizzazione è temporanea" - "I cantieri navali di Saint Nazare non sono destinati a rimanere sotto il controllo dello Stato", ha precisato il ministro dell'Economia francese, sottolineando che "si tratta di una decisione temporanea".
"Nessun sospetto sugli italiani" - "Non c'è alcun sospetto sui nostri amici italiani", ha dichiarato ancora Le Maire, ribadendo "la volontà di costruire un bel progetto industriale europeo con l'Italia e con l'industria Fincantieri". Il ministro francese ha poi aggiunto che "ci sono delle sfide in termini di impiego", specificando che i cantieri di Saint Nazaire hanno "prospettive di lavoro per i prossimi 11 anni" e per questo la Francia vuole avere "tutte le garanzie" affinché le competenze di Stx "non partano un giorno verso un'altra potenza mondiale economica".
Nella trattativa tra Fincantieri e Stx i partner italiani "sono importanti", ha rassicurato il portavoce del governo Christophe Castaner, affermando che i cantieri di Saint Nazaire fanno parte "degli interessi nazionali" e per questo "è normale che in una negoziazione con dei partner internazionali lo Stato possa alzare il tono".
Viceministro degli Affari Esteri Giro: francesi si avvitano su se stessi - "Mi sembra che i francesi si stiano avvitando su se stessi e che Macron ripeta gli stessi primi passi di Mitterand quando nazionalizzò tutto, per poi tornare indietro un anno dopo". Così il viceministro degli Affari Esteri Mario Giro, ha commentato le notizie dalla Francia. "Si tratta di un atteggiamento fuori tempo e senza prospettiva - ha sottolineato Giro - . Non vedo perché una impresa francese che prima apparteneva ai coreani non possa oggi essere italiana: forse è il caso che a Parigi si chiariscano le idee".