Lodi, cinque arresti per corruzione: in manette anche un vigile
Le contestazioni, nell'operazione che è stata denominata "Carioca", riguardano pratiche anagrafiche espletate per il rilascio di residenze
La guardia di finanza di Lodi, sotto la direzione e il coordinamento della locale Procura della Repubblica, ha arrestato cinque persone con l'accusa di corruzione. In particolare, sono finiti in manette due pubblici ufficiali di un comando di polizia locale, tra i quali un vigile di un comune del Lodigiano. Le contestazioni, nell'operazione che è stata denominata "Carioca", riguardano pratiche anagrafiche espletate per il rilascio di residenze.
Il vigile arrestato è il comandante della polizia locale di Ospedaletto Lodigiano, 64 anni. Assieme a lui sono stati condotti in carcere un ufficiale dello stato civile di 42 anni dello stesso Comune e il titolare di un'agenzia di pratiche migratorie di Monza, un 38enne di origini brasiliane, con le accuse di corruzione di pubblici ufficiali allo scopo di favorire la falsa attestazione di residenza di sudamericani per far loro ottenere un passaporto utile per stabilirsi in qualsiasi Paese dell'Unione europea.
Nel solo 2016, secondo l'accusa, tale procedura irregolare avrebbe riguardato circa 500 brasiliani. La moglie dell'imprenditore brasiliano, 44enne, è invece agli arresti domiciliari. Nell'ambito della medesima indagine un secondo filone ha portato agli arresti domiciliari di un imprenditore di 57 anni della provincia di Verona che noleggia autovelox: secondo la procura della Repubblica di Lodi, tramite accordi corruttivi con lo stesso comandante della polizia locale avrebbe puntato all'affidamento diretto di un sistema di rilevamento della velocità e del servizio di verbalizzazione.
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