GIALLO NEL BERGAMASCO

Il giallo di Bara, morto a 20 anni: la lite, la fuga e la caduta fatale nel dirupo

Accusato di omicidio preterintenzionale un addetto alla sicurezza del Festival di Ubiale (Bg)

Aveva 20 anni Bara Mamadou Lamine Thiam, il ragazzo senegalese, ma residente nel bergamasco, morto tra sabato e domenica dopo essere caduto in un dirupo a Ubiale (Bg). Tutto è iniziato con una rissa, forse per qualche bicchiere di troppo. Poi la fuga del ventenne, e infine lo scavalcamento di quel muretto che nascondeva un baratro di oltre 20 metri. A due giorni dalla tragedia c’è un indagato per omicidio preterintenzionale.

Bara Mamadou Lamine Thiam sabato sera si trovava all’ Ubiale Power Sound Festival, la festa organizzata nel campo sportivo del paese bergamasco per finanziare la società calcistica locale. Bara era lì con i suoi amici, quando a un tratto, presumibilmente sotto gli effetti dell’alcol, avrebbe avuto uno scontro con un ragazzo del paese che stava servendo ai tavoli. Secondo la ricostruzione dei carabinieri della Compagnia di Zonno il ventenne senegalese avrebbe colpito con una testata il giovane procurandogli una ferita.

Da qui ci sono solo ipotesi. Alcuni testimoni raccontano che il ragazzo, prima di essere trasportato all’ospedale, avrebbe raccontato ad alcuni addetti al servizio d’ordine dell’accaduto. Questi, forse tre uomini, avrebbero quindi provato a dare una lezione a Bara che si sarebbe dato alla fuga. L’inseguimento è proseguito verso il cimitero del paese. Una corsa sfrenata quella del ventenne; perde il cappello, poi una scarpa e infine scompare nel nulla.

Di lui nessuno sa più niente fino a domenica sera, quando i suoi genitori danno l’allarme non vedendolo tornare a casa. Avrebbe dovuto dormire da alcuni amici, racconta il padre. Secondo una prima ricostruzione, Bara avrebbe saltato un muretto per nascondersi in un cespuglio, ma invece di trovare un appoggio stabile sarebbe caduto in un burrone profondo. L’ipotetica ricostruzione del fatto è stata pubblicata dal Corriere della Sera che ha raccolto la testimonianza di Klaus Topli, amico di Bara presente la sera della scomparsa.

La morte del ventenne senegalese diventa un giallo. I genitori della vittima chiedono giustizia per il figlio, deceduto dopo aver trascorso una notte e un giorno intero ferito nel bosco. Il suo corpo è stato trovato dai vigili del fuoco domenica notte. Venerdì sarà eseguita l’autopsia per capire se oltre alle ferite causate dalla caduta ci siano anche segni di colluttazione o di aggressione. Intanto le indagini vanno avanti, il pm Fabio Pelosi ha iscritto nel registro degli indagati per omicidio preterintenzionale un cinquantenne che quella sera lavorava nel servizio d’ordine della festa. Tra le domande degli inquirenti c’è quella di capire se qualcuno ha visto il giovane cadere nel dirupo e non ha fatto niente per provare a salvarlo.