Fedez, giudice gli dà ragione: "Non basta pagare Siae"
Il tribunale di Milano ordina all'organizzatore di un concerto del rapper di versare a Soundreef il compenso dovuto all'artista
Pochi giorni fa la notizia che la Ue avrebbe aperto una procedura di infrazione contro l'Italia sul caso Siae e ora il tribunale ordinario di Milano dà ragione a Fedez nella battaglia sui diritti d'autore. Con un decreto ingiuntivo è stato infatti ordinato a Showbees, organizzatore di un concerto del rapper, di versare a Soundreef il compenso dovuto all'artista. "E' sempre bello portare avanti delle battaglie, anche quando sembrano impossibili", ha scritto su Twitter Fedez.
Fedez sta infatti portando avanti da tempo la sua personale battaglia contro la Siae: secondo il rapper infatti nessuno può gestire i diritti d'autore e incassare compensi in assenza di un mandato da parte del titolare dei diritti. Tanto che ad aprile dell'anno scorso il rapper ha firmato un contratto con Soundreef, la società di gestione dei diritti d'autore di cantanti e artisti alternativa alla Siae.
L'organizzatore, che aveva ceduto alle richieste di Siae e aveva scelto di pagare solo quest'ultima, avrà 40 giorni per decidere se pagare Soundreef o opporsi al decreto ingiuntivo. La decisione, seppure emessa in sede monitoria, costituisce, secondo Soundreef, "un importante precedente e contribuisce a far chiarezza: chi utilizza i diritti d'autore di un artista o di un editore è tenuto a pagare direttamente i titolari dei diritti o chi abbia ricevuto da questi ultimi il mandato alla gestione dei diritti e non può pagare sempre e comunque la Siae anche in relazione a diritti estranei al repertorio dei propri mandanti e associati".
LA REPLICA DELLA SIAE - "Non conosciamo il provvedimento, prendiamo atto che la stessa Soundreef lo definisce sommario e cioè emesso sulla base della sola rappresentazione dei fatti da parte di Soundreef - è la replica della Siae - Riteniamo utile segnalare che ad oggi la normativa sul diritto d'autore in Italia non è in alcun modo cambiata e che Siae ha il dovere di incassare per tutte le opere che ha in tutela, a protezione di quel diritto d'autore che si cerca di scardinare e quindi a salvaguardia di tutto il mondo degli autori ed editori. L'esclusiva di Siae è ad oggi saldissima e col tempo si chiarirà ogni equivoco, o peggio strumentalizzazione, attorno ad essa".
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