SUICIDIO INASPETTATO

Chester Bennington, Linkin Park sotto shock: quel giorno avevano uno shooting

La band doveva presentarsi ad Hollywood qualche ora più tardi per un servizio fotografico

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La notizia del suicidio di Chester Bennington è stato un fulmine a ciel sereno per gli altri membri dei Linkin Park. Il giorno stesso della sua morte, il 20 luglio, la band era infatti attesa ad Hollywood per uno shooting fotografico. A quanto riporta Tmz uno dei compagni è stato visto nei pressi dell'abitazione, poco dopo l'arrivo della polizia. Ha detto che stava andando a prendere Chester per il servizio e di essere "assolutamente scioccato".

Chester era tornato a Los Angeles il 19 luglio dall'Arizona, dove aveva passato del tempo con la moglie. In California lo aspettavano nuovi progetti lavorativi con i Linkin Park. Il gruppo sarebbe infatti dovuto ripartire con il tour nel giro di una settimana, fattore che ha reso il suicidio ancora più inaspettato.

"Siamo scioccati" ha affermato Mike Shinoda, uno dei fondatori dei Linkin Park, gruppo che ha venduto oltre 30 milioni di copie dell'album del debutto nel 2000, 'Hybrid Theory'. Ampio successo di pubblico la band l'ha ottenuto anche con 'Meteora' nel 2003 vendendo 27 milioni di copie. Il lavoro più recente, 'One More Light', è stato lanciato in maggio: si è trattato di un album che ha diviso i fan, molti dei quali critici dell'eccessivo pop sposato dal gruppo, anche se ha conquistato la vetta della classifica Billboard 2000. La band era attualmente in tour, e il prossimo concerto era in programma a Mansfield, in Massachusetts.

Shocked and heartbroken, but it's true. An official statement will come out as soon as we have one.

— Mike Shinoda (@mikeshinoda) 20 luglio 2017