DOPO LE CONDANNE

Orfini (Pd): "La mafia a Roma è radicata, non ci sono scuse"

Il sindaco Virginia Raggi: "La sentenza ha accertato che c'è stato un pesantissimo e intricatissimo sistema che per anni ha tenuto sotto scacco la politica"

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"Possiamo reagire in tanti modi alla sentenza su Mafia Capitale, tutti ovviamente comprensibili e legittimi. Ma il più sbagliato è quello forse più diffuso è sostenere che si dovrebbe chiedere scusa a Roma perché non è una città mafiosa. Lo dico da romano innamorato della mia città: a Roma la mafia c'è. Ed è forte e radicata". A scriverlo è Matteo Orfini, presidente del Pd. Il sindaco Raggi: "C'è stato un sistema pesantissimo, ora nuovo corso".

Secondo Orfini, la mafia nella Capitale "ha dilagato usando la corruzione come grimaldello. Oggi Roma è gestita da più clan che hanno evidentemente trovato un equilibrio tra di loro e si sono spartiti la città. A chi ha iniziato a sgominare questo sistema bisogna solo dire grazie, soprattutto se si pensa che in passato la procura di Roma era nota come il 'porto delle nebbie'".

Per questo motivo, ha concluso l'esponente dem, "bisogna reagire e combattere, non affidarsi a tesi di comodo. Roma non è stata umiliata da chi indaga, Roma è stata umiliata da chi l'ha soggiogata. E da chi non ha saputo impedirlo. Invertire l'ordine delle responsabilità significa continuare a tenere gli occhi chiusi".

Raggi: "Sistema pesantissimo e intricatissimo" - "Quello che la sentenza ha comunque accertato è che c'è stato un pesantissimo e intricatissimo sistema che per anni ha tenuto sotto scacco la politica", ha sottolineato la Raggi. "Questo significa che quando parlo di bandi, di seguire le procedure di legge, vuol dire andare verso un nuovo corso, quello che i cittadini ci hanno chiesto. Io non vedo altra strada se non quella di continuare in questa direzione", ha aggiunto.

Zingaretti: "In città le infiltrazioni ci sono" - Sull'esito del processo su Mafia Capitale è intervenuto anche il presidente della Regione Lazio, Nicola Zingaretti: "Dobbiamo evitare il rischio di creare una grande confusione: c'è una sentenza su un processo che ha riguardato un'inchiesta su una associazione, che ha avuto l'esito che conosciamo. Ma questo non può essere usato ora per affermare che a Roma non ci sono problemi o infiltrazioni mafiose. Le infiltrazioni ci sono, sono denunciate e conosciute".