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Venezuela, ragazzo di origini abruzzesi brutalmente picchiato dalla polizia

Gli agenti sono stati arrestati e saranno processati per crimini che violano i diritti umani. Dopo la diffusione sui social del video, il pestaggio è diventato un caso nazionale

Un ragazzo di origini abruzzesi, il 33enne Giovanni Scovino, è stato brutalmente picchiato dalla polizia in Venezuela. Dopo la diffusione sui social del video, il pestaggio è diventato un caso nazionale. Il giovane non stava manifestando contro il governo, ma raccoglieva rifiuti per un progetto di recupero dei materiali da riciclare. Gli agenti che l'hanno massacrato sono stati arrestati e saranno processati per crimini che violano i diritti umani.

Dopo essere stato picchiato perché ritenuto un oppositore di Maduro, Scovino, che soffre di una forma di autismo, è stato arrestato. Solo 36 ore dopo il giovane è stato rilasciato e portato in ospedale, dove è stato ricoverato in terapia intensiva per un'emorragia interna. Il leader socialista Tarek William Saab è andato a trovarlo in ospedale, pubblicando poi la foto su Twitter.

5) Para la @Defensoria_Vzla ambos ciudadanos son pueblo y tienen #DDHH que defenderemos sin distinción: por ellos clamamos #JUSTICIA y #PAZ pic.twitter.com/O910I3aRl1— Tarek William Saab (@TarekWiliamSaab) 17 luglio 2017

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