E' stato il presidente della Camera, Laura Boldrini, a presentare a Roma il Rapporto della Commissione parlamentare "Jo Cox" (dal nome della europarlamentare laburista britannica uccisa a Leeds nel 2016); si tratta di una relazione riguardante i fenomeni dell'intolleranza, della xenofobia, del razzismo e dei fenomeni di odio in Italia. A presiedere la Commissione è la stessa Boldrini, affiancata da un rappresentante per ognuno dei gruppi parlamentari esistenti al momento della costituzione, oltre a membri di organi nazionali e sovranazionali e di varie associazioni.
Donne nel mirino - Dal quadro che si è delineato, diviso in cinque parti, emergono alcuni aspetti preoccupanti nel nostro Paese. In particolare per le donna. Nella "piramide dell'odio" "a noi donne - ha spiegato la Boldrini - è riservato un posto di rilievo. Le cifre sulle discriminazioni nell'ambiente di lavoro o nella ricerca di lavoro dovrebbero parlare chiaro: soltanto il 43,7% degli italiani riconosce che le donne ne siano oggetto. In particolare, le donne sono di gran lunga le maggiori destinatarie del discorso d'odio on line: l'indagine dell'Osservatorio VOX sulle comunicazioni via Twitter in Italia ha rilevato che le donne sono oggetto del 63% di tutti i tweet negativi rilevati nel periodo agosto 2015-febbraio 2016".
Capitolo omosessuali - Passando alla discriminazione sull'orientamento sessuale, il 43,1% della popolazione ritiene che i gay siano uomini effeminati e il 38% che le lesbiche siano donne mascoline. Inoltre, sebbene la maggioranza della popolazione (74,8%) non consideri l’omosessualità una malattia, un cittadino su quattro continua a fare questa associazione. Un residente su cinque inoltre ritiene poco o per niente accettabile avere un collega o un superiore o un amico omosessuale.
Numeri negativi anche sugli immigrati - Nei confronti degli immigrati, secondo l'indagine gli italiani sono diffidente (60,1%), apertamente ostili (6,9%) o indifferente (15,8%); per la maggior parte degli intervistati, l'integrazione di un immigrato nella nostra società è difficile (80,8%), il 2,4% lo ritiene invece impossibile.
"Oltre la par condicio" - Secondo il presidente della Camera, "siamo andati oltre la par condicio tra razzismo e antirazzismo: ha vinto il razzista. Chi semina odio oggi è più presente nel dibattito pubblico di chi lo subisce". "La diffusione dell'odio - ha aggiunto la Boldrini - sta mettendo a repentaglio l'assetto democratico. Tante persone non si sentono libere di parlare, di dire la propria, perché hanno paura dell'assalto dell'odio. Il disprezzo verbale che ascoltiamo spesso nelle nostre aule, in tv, nei talk show, ha ripercussioni nella società: perché se i politici lo utilizzano, anche i cittadini si sentono autorizzati a fare altrettanto".
Ipotesi mozione - A tal proposito, l'ipotesi è che si arrivi alla presentazione di una mozione legata alla relazione della Commissione, sul modello della Dichiarazione dei diritti e dei doveri in Internet.
I resoconti integrali delle sedute svolte dalla Commissione sono disponibili nella sezione dedicata del sito della Camera dei deputati.