Piuttosto che farsi operare ha preferito tenersi un'ernia inguinale. Il motivo? L'anestesista era una donna. E' accaduto a Savona, all'ospedale San Paolo dove un paziente, alla notizia che sarebbe stata una dottoressa ad addormentarlo, supportato dalla moglie ha lasciato la struttura sotto sua responsabilità. Alla base della decisione alcune voci sulle "capacità" delle anestesiste dell'ospedale, ritenute "meno brave" dei maschi.
La scelta dell'anziano paziente ha scatenato non poche polemiche e ha lasciato di stucco gli operatori del San Paolo, che hanno espresso solidarietà alla collega "rifiutata". A prendere le sue difese, il primario di Anestesia e Rianimazione, Brunello Brunetto, il quale ha sottolineato come "tutti i membri del suo gruppo godano della sua piena fiducia e siano professionisti adeguati al ruolo che sono chiamati a svolgere".
Ma il primario non si limita soltanto a sostenere la dottoressa: "Sto riflettendo su una possibile denuncia per diffamazione per il paziente che ha rifiutato l'anestesista, sostenendo che, secondo alcune voci, le donne della mia struttura non sarebbero state brave come i maschi. Un insulto pronunciato davanti a molte persone", ha affermato Brunetto. "Ora mi aspetto delle scuse. Se non arriveranno penserò al da farsi", ha poi concluso il primario.