Nonostante l'Italia registri il record di un milione di turisti al giorno sotto l'ombrellone sulle spiagge, per oltre un miliardo e mezzo di incassi complessivi, rispetto all'anno passato aumenta il numero degli italiani che rinuncia alle vacanze. La colpa è della crisi economica: secondo una stima di Confesercenti, infatti, saranno sei milioni le persone costrette a trascorrere le ferie in casa.
A raccontare la situazione è un'indagine Swg-Confesercenti, secondo la quale il 26% degli italiani prevede di non andare in ferie, contro il 25% dell'anno passato. Si tratta di un calo minimo ma significativo, dal momento che registra un'inversione di tendenza rispetto agli ultimi tre anni. Per il 58% degli italiani intervistati la colpa è da attribuire alla crisi economica, che ha messo in ginocchio le famiglie e il Paese. Solamente l'8% ha risposto di andare in vacanza "in altri periodi", ovvero quelli di "bassa stagione", approfittando così della diminuzione dei prezzi. In totale, secondo la stima di Confesercenti, a rinunciare alla vacanza saranno sei milioni di italiani, un numero che va ben oltre i 4,7 milioni di poveri calcolati dall'Istat.
Dallo studio realizzato da Swg emerge che, portafogli alle mani, il 38% degli intervistati spenderà più di mille euro per persona, l'11% resterà sotto i 250 euro, il 24% non andrà oltre i 500 euro, l'11% rimarrà sui 750 ed un altro 13% entro i mille. Passando alle prenotazioni, poi, un terzo del campione sceglierà un hotel ed il 28% affitterà una casa, il 15% si sistemerà in un Bed&Breakfast, il 5% andrà in campeggio, mentre il 42% opterà per una soluzione alternativa ed economica, magari appoggiandosi ad amici e parenti. Secondo una stima dell'Istituto Piepoli per Confturismo, infine, quest'anno a rinunciare completamente alla vacanza sarà il 16% degli italiani.