Nel M5s "c'è un grande dibattito su tante tematiche politiche ed è giusto che ci sia. Altra questione è entrare nel merito delle regole e mettere in difficoltà finanziaria Rousseau per mettere sul tavolo il terzo mandato o la democrazia dal basso o altre regole fondamentali del Movimento". Lo dice Davide Casaleggio, presidente dell'associazione Rousseau. "Spero - aggiunge - che non sia così, anche se a pensar male si fa peccato ma...".
"Forse anche i movimenti oggi non sono più di attualità" "Penso che non sia la direzione giusta che il M5s diventi un partito, con un'organizzazione dell'altro secolo", spiega Casaleggio a Mezz'ora in più su Rai3. "Mio padre ha sempre pensato al M5s come Movimento ben diverso dall'organizzazione di partito del Novecento. Non si può pensare a un'organizzazione funzionale e a un'organizzazione dell'altro secolo, è cosa non più di attualità. Forse non sono più' di attualità neanche i movimenti. Oggi si pensa a una platform society", afferma.
"Mio padre non vedeva il governo come obiettivo del Movimento" "Mio padre Gianroberto non pensava di fondare un movimento politico, ma era indignato dai fatti che leggeva, essendo un grande lettore. Si indignava di questi fatti perché erano determinati da interessi diversi da quelli dei cittadini: da Paesi stranieri o addirittura interessi personali", ricorda Casaleggio. "Questo movimento non aspirava ad arrivare al governo, è stata un'evoluzione naturale", aggiunge. "Pensava che sarebbe successo, ma non lo vedeva come un obiettivo: pensava che potessero cambiare i fatti che lo indignavano". "Mio padre - conclude - era molto meno paziente di me quindi sicuramente alcuni nodi al pettine sarebbero arrivati prima".
Crimi: "Frasi diffamatorie e misere" Immediata la reazione di Vito Crimi, arrivata nel corso dell'incontro online tra Giuseppe Conte e i deputati Cinquestelle. "Non mi sono mai prestato ad alimentare pubblicamente polemiche tra l'associazione Rousseau e il Movimento, ma ho appena appreso che Davide Casaleggio avrebbe detto che ci potrebbe essere stata una azione volontaria da parte del Movimento di mettere in difficoltà economica l'associazione Rousseau al fine di poter derogare al limite dei due mandati".
"Sto chiedendo di verificare se queste affermazioni sono state fatte davvero - ha detto Crimi - . Mi auguro di no perché sarebbero non solo false, ma diffamatorie e misere a fronte del fatto che i portavoce del Movimento 5 Stelle hanno versato oltre 3 milioni e mezzo di euro per la piattaforma Rousseau".