"TERRORIZZATO DA UN AGENTE A ROMA"

Morrissey, è ufficiale: cancellate le date italiane dopo le polemiche con la polizia

Dopo aver detto informalmente di aver eliminato sette "possibili live" in Italia, l'artista ha deciso di non esibirsi il 6 settembre a Macerata

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La notizia era nell'aria: l'ex-Smiths Morrissey ha deciso di cancellare ufficialmente le date italiane dopo le polemiche scaturite dallo scontro verbale con la polizia a Roma, che lo aveva fermato in macchina per controllargli i documenti. Il cantante, che aveva già fatto sapere informalmente di aver eliminato sette "possibili live" in Italia, ha dato comunicazione agli organizzatori del suo concerto a Macerata che non si esibirà.

Nella tarda serata del 13 luglio è infatti arrivata la conferma definitiva della produzione italiana LEG Live Emotion Group: il concerto di Morrissey, previsto per il 6 settembre all'interno della rassegna musicale "Sferisterio Live Macerata", è stato annullato per volontà dell'artista. Come specifica Cronache Maceratesi, LEG ha spiegato che "la decisione del cantante deriva da quanto accaduto a Roma. Abbiamo atteso a inviare la comunicazione ufficiale perché la produzione italiana ha provato fino all'ultimo momento a trovare una mediazione per poter confermare le date italiane", senza però riuscirci.

Lo scontro con la polizia a Roma - Morrissey a inizio luglio ha raccontato di essersi sentito perseguitato da un poliziotto nel centro di Roma. Fermato in via del Corso - mentre era in auto - per il controllo dei documenti, l'artista avrebbe risposto di non averli con sé. L'ufficiale, a quel punto, avrebbe iniziato a tormentarlo per circa mezz'ora, alzando il tono della voce ("So chi sei") e tenendo in mano la pistola per tutto il tempo.

Secondo Morrissey "è stato un gesto deliberato di violenza perpetrato da questo ufficiale, sprovvisto di targhetta identificativa. Non avevo infranto alcuna legge, né mi comportavo in modo sospetto. Alcuni passanti sono venuti in mio aiuto e molti hanno filmato il poliziotto. Credo che mi abbia riconosciuto e abbia voluto spaventarmi". L'ex-Smiths, in proposito, ha poi definito l'Italia il "paese più pericoloso al mondo".

Secondo la ricostruzione della Questura, invece, le cose sarebbero andate in maniera molto diversa. L'autista della macchina su cui viaggiava Morrissey si sarebbe "immesso a tutta velocità da via della Frezza contromano su via del Corso, affollatissima per lo shopping dei saldi". Bloccato dalla polizia, l'autista avrebbe ammesso le proprie colpe, mentre l'ex-Smiths "ha insistito nel dire di non avere l'obbligo di declinare le proprie generalità né di dover esibire i documenti, in quanto non aveva commesso alcun reato, stupito dal fatto di non essere stato peraltro riconosciuto". Morrissey, secondo la Questura, avrebbe anche ripetutamente scattato foto al poliziotto minacciandolo ("Lei diverrà famoso").