NEI GUAI GIANNI SCARPA

Lido di Chioggia, il proprietario dello stabilimento balneare indagato per apologia di fascismo

Le indagini sono scattate dopo la segnalazione della Digos per il cartello esposto che faceva riferimento al regime mussoliniano

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E' indagato per apologia di fascismo Gianni Scarpa, l'imprenditore balneare finito nella bufera per l'affissione di immagini e scritte che facevano riferimento al regime mussoliniano nel lido "Playa Punta Canna", a Chioggia. Le indagini a carico del proprietario del bagno sono scattate dopo la segnalazione della Digos, che aveva compiuto una serie di accertamenti sullo stabilimento balneare. "Sono pronto a difenderlo", ha affermato Matteo Salvini.

Scarpa è l'unico indagato nel fascicolo d'inchiesta in mano al procuratore della Repubblica di Venezia, Bruno Cherchi, e alla pm Francesca Crupi. "Faremo le indagini del caso - ha detto Cherchi - valuteremo la documentazione e faremo ulteriori accertamenti per poi procedere a seconda dell'esito del nostro lavoro". Il reato contestato fa riferimento all'articolo 4 della legge 645 del 1952, la cosiddetta legge Scelba. "A noi - ha concluso - nonspettano valutazioni politiche sulla vicenda perché non ci appartengano".