Davanti alla scuola Falcone, allo Zen di Palermo, dove nei giorni scorsi alcuni balordi avevano decapitato la statua del giudice ucciso dalla mafia, è stato trovato un uccello con la testa mozzata. Per gli inquirenti sarebbe un messaggio intimidatorio. Dopo il danneggiamento del busto la sorella del magistrato aveva chiesto maggiore vigilanza sui luoghi.
La scuola, che si trova in un quartiere ad alta incidenza criminale, aveva subito danneggiamenti anche negli anni scorsi. Tanto che la statua era stata recintata ed era stato attivato un sistema di videosorveglianza che, però, al momento non è funzionante.
Intanto la polizia di Palermo ha fatto luce sul danneggiamento, avvenuto il 7 luglio, di un cartellone raffigurante i giudici Falcone e Borsellino posizionato sulla recinzione esterna della scuola De Gasperi in piazza Giovanni Paolo II. Attraverso la visione delle immagini dell'impianto di videosorveglianza è stato accertato che ad appiccare il fuoco è stato un senza fissa dimora con disturbi psichici, che da qualche tempo occupa una panchina della piazza. L'uomo è stato denunciato per danneggiamento. La ricostruzione dei fatti porta dunque ad escludere un'intimidazione.