L'emergenza non si ferma

Emergenza incendi al Sud, Golfo di Napoli in fiamme | A San Vito Lo Capo turisti fuggono via mare

Da mercoledì mattina sono 3 i Canadair in azione sul Vesuvio e 300 gli uomini al lavoro tra Ercolano e Ottaviano. Incendi anche in Sicilia e nel Lazio. A San Vito Lo Capo villaggio evacuato

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L'emergenza incendi sul Vesuvio non si ferma e coinvolge anche il lato opposto del golfo partenopeo. Le fiamme si ergono dai boschi tra i monti Lattari e il Faito sui rilievi che sovrastano l'area costiera. Da mercoledì mattina sono 3 i Canadair del Dipartimento nazionale in azione sul Vesuvio e 300 gli uomini al lavoro tra Ercolano e Ottaviano. Nelle altre zone della Campania sono operativi 5 elicotteri regionali.

Villaggio a San Vito Lo Capo evacuato - Un incendio divampato a San Vito Lo Capo (Trapani) ha sfiorato il villaggio turistico Calampiso dove si trovavano circa 700 villeggianti. Gli ospiti sono stati evacuati via mare con l'aiuto anche di mezzi privati.

Incendio alle isole Tremiti, 20 turisti soccorsi via mare - Paura anche in una baia dell'isola di San Domino, nell'arcipelago delle Tremiti (Foggia), quando l'area è stata circondata da un vasto incendio. I turisti, una ventina, nell'impossibilità di fuggire via terra sono stati raggiunti via mare da mezzi della Capitaneria di Porto di Termoli (Campobasso) e da una squadra dei Carabinieri per essere portati via.

Il golfo di Napoli offre uno scenario irreale - Percorrendo l'autostrada A3 in direzione di Salerno sulla sinistra si continuano a vedere colonne di fumo che salgono intorno alle pendici del Vesuvio. Il fronte non è più così lungo come martedì (quando ha raggiunto i due chilometri) ma c'è ancora. Sulla destra, dal lato opposto del golfo, è facilmente visibile un'altra minacciosa colonna di fumo. Il problema, segnalano dalla seconda zona colpita, è che i soccorsi ora sono tutti concentrati sull'area del vulcano e che alcune strade di accesso sono interrotte perchè interessate da frane.

Pm Napoli: "Origine dolosa è ipotesi più fondata" - "Siamo in una fase preliminare, ma tutto fa propendere per la natura dolosa degli incendi". Lo ha detto il procuratore reggente di Napoli, Nunzio Fragliasso. La procura ha aperto un fascicolo per l'ipotesi di incendio boschivo ed è in coordinamento con gli altri due uffici giudiziari, le procure di Torre Annunziata e Nola, nel cui territorio di competenza si estendono gli incendi sul Vesuvio.

Esercito in arrivo per prevenire gli incendi - Nell'area del Vesuvio interessata dall'emergenza incendi scatta "una rimodulazione del piano d'impiego dei militari" orientato "in funzione preventiva". Nei prossimi giorni "verrà ampliata la presenza in loco dei militari nelle situazioni più critiche, nell'ottica della prevenzione": è quanto emerge dal Comitato per l'ordine e la sicurezza su iniziativa del ministro dell'Ambiente, Gian Luca Galletti, e della Prefettura.

Incendi anche in Sicilia - È ancora emergenza incendi in Sicilia. Dalle province di Trapani e Palermo, per arrivare a Catania e Messina passando dalle isole Eolie sono numerosi i fronti di fuoco su cui sono impegnati i canadair. A Castellammare del Golfo in provincia di Trapani, le fiamme hanno raggiunto alcune abitazioni nella frazione di Fraginesi. Le case sono state fatte evacuare.

Incendio Madonie, presunto piromane in caserma - Nella tarda serata di mercoledì un uomo è stato condotto per accertamenti in caserma dai carabinieri di San Mauro Castelverde (Palermo), nelle Madonie, dove è in corso un vasto incendio che minaccia aziende agricole e allevamenti. L'uomo sarebbe stato visto in atteggiamento sospetto in prossimità di uno dei focolai dai quali si è sviluppato un fronte di fuoco di oltre un chilometro.

Roghi anche nel Lazio - Ancora roghi a Roma e nel Lazio, dove la protezione civile ha registrato un aumento del 400 per cento degli interventi rispetto a un anno fa. Le situazioni più difficili a Roma, in via Fioranello, e vicino a Formia, in provincia di Latina.