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Travolge moto dopo lite, l'investitore: "Non volevo uccidere" | Il gip convalida l'arresto

Resta in carcere il 51enne che domenica ha inseguito e travolto, con il suo furgone, la coppia di fidanzati

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"Non volevo uccidere. Ho solo cercato di raggiungerli per recuperare il numero di targa, visto che il ragazzo mi aveva dato un colpo allo specchietto del furgone". E' quanto ha raccontato al gip, Maurizio De Giulio, il 51enne che domenica ha travolto due giovani fidanzati: lei, Elisa Ferrero, è morta, e lui, Matteo Penna, è in gravi condizioni. Il giudice Alfredo Toppino ha convalidato l'arresto, l'uomo resta nel carcere di Torino.

Il gip: "Personalità violenta e aggressiva" - Il giudice per le indagini preliminari, Alfredo Toppino, ha convalidato l'arresto per Michele De Giulio. "La deliberata e sconsiderata condotta di guida realizzata dall'indagato - si legge nell'ordinanza -, evidentemente finalizzata a cercare lo scontro con il motociclo, ne rivela una personalità violenta e aggressiva e che non si è fatta scrupolo a porre a repentaglio la vita e l'incolumità altrui a seguito di un diverbio insorto per una banale lite tra utenti della strada".

"Condotta di guida sconsiderata" - "Ha tenuto una condotta di guida sconsiderata, correndo a forte velocità, superando più vetture ed infine dando l'impressione di puntare la moto al fine di raggiungerla - prosegue l'ordinanza di convalida del fermo -. Gli accertamenti di natura tecnica sinora espletati risultano sconfessare la versione dell'indagato, secondo cui avrebbe azionato, anche soltanto nelle fasi finali precedenti all'impatto, il sistema di frenata".

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