Migranti, Pisapia: doveroso salvare vite, ma errore Italia unico porto di approdo
Secondo il leader di Campo progressista, serve modificare il Trattato di Dublino che prevede la richiesta di asilo solo nel luogo di sbarco
"Io penso che noi abbiamo il dovere morale, giuridico e politico di salvare vite". Lo dice il leader di Campo progressista, Giuliano Pisapia, parlando dell'emergenza migranti dopo gli ultimi interventi di Renzi. "Questo è il primo presupposto - spiega -. Poi ci sono due errori: il Trattato di Dublino che prevede la richiesta di asilo solo nel luogo di sbarco. E Triton, per cui l'Italia è l'unico porto in cui far approdare le barche".
Pisapia ha già le idee chiare per il
programma elettorale: "I mie primi 3 punti per un programma di 5 da fare entro un anno: la lotta alle diseguaglianze, la semplificazione della burocrazia, che spesso è causa della corruzione, contrastare l'emergenza casa".
E poi, aggiunge, parlando durante gli incontri al Festival Di Spoleto con Corrado Augias, "
non sono per la rottamazione ma per la rotazione: proporrò un limite di 2 mandati, perché la vita nelle istituzioni distacca troppo dalla realtà".
Quanto alla sua esperienza politica, l'ex sindaco di Milano dice di non avere "interessi personali. Quello che sto facendo lo sta facendo con
spirito civico, sperando di riuscire". Altrimenti, conclude, "tornerò al mio impegno sociale".
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