"Contro di me c'erano solo indizi e quelle foto macabre. Ho fatto una stupidata, ho pagato giustamente per quelle immagini perdendo il lavoro, ma quegli scatti non fanno di me una serial killer". All'indomani della sentenza della corte di Appello di Bologna che l'ha assolta dall'accusa di aver ucciso un'anziana paziente, parla, in esclusiva ai microfoni di NewsMediaset, Daniela Poggiali, l'ex infermiera di Lugo, nel Ravennate, protagonista di una discussa vicenda giudiziaria. "Finalmente dopo tre anni, con le persone giuste al tribunale di Bologna, è arrivata la verità. Ci speravo", aggiunge.
Ad essere decisiva per annullare la sentenza di primo grado che l'aveva condannata all'ergastolo è stata la superperizia, come ribadisce anche il suo difensore. "Contro di me non c'era nulla di concreto, - sottolinea l'ex infermiera - solo quelle due foto che mi hanno dipinto in malo modo; non sono stata professionale e ho pagato per questo perdendo il posto, ma è stato dimostrato che non sono una serial killer".
"Finalmente, - conclude Daniela Poggiali - a Bologna c'era un altro clima, con altri giudici si è arrivati a una sentenza che dimostra la verità".