Unesco: Tomba Patriarchi Hebron è palestinese, ira di Israele
Il ministro palestinese Rula Maaya ha definito la decisione "evento storico", ma per Tel Aviv "è una macchia morale". Netanyahu taglia 1 milione di dollari all'Onu
Si rischia un nuovo incidente diplomatico tra Israele e le Nazioni Unite: l'Unesco ha infatti riconosciuto la Tomba dei Patriarchi a Hebron, in Cisgiordania, "sito palestinese" del Patrimonio Mondiale. Se il ministro palestinese della Cultura, Rula Maaya, definisce la decisione "evento storico", per Israele "è una macchia morale. Questa irrilevante organizzazione promuove falsa storia. Vergogna!". Netanyahu taglia 1 milione di dollari all'Onu.
"La gloriosa storia del popolo ebraico è cominciata ad Hebron - ha aggiunto il portavoce del ministero degli Esteri di Israele -. Nessuna bugia dell'Unesco e falsa storia può cambiarla. La verità è eterna".
Netanyahu: "Surreale" - Per il premier Benjamin Netanyahu si tratta di "una decisione surreale". "Non un sito ebraico? Chi è sepolto lì? Abramo, Isacco e Giacobbe, Sarah, Rebecca e Lea: i nostri padri e le nostre madri!", ha sottolineato. "Dicono che il sito è in pericolo? Solo da quando Israele comanda, come a Hebron - ha affermato Netanyahu - la libertà di religione è garantita per tutti".
Israele taglia 1 milione di dollari all'Onu - Il premier Benyamin Netanyahu ha annunciato il taglio di un altro milione di dollari dalle spese che Israele paga come membro dell'Onu. La mossa, arrivata dopo la decisione di oggi dell'Unesco, prevede anche che con quella somma venga utilizzata per costruire il "Museo dell'eredità ebraica" a Kiryat Arba e a Hebron e per altri progetti nella città. Già in precedenza, dopo altre decisioni non condivise dell'Unesco, il premier aveva tagliato i fondi all'Onu.
Israele: "Non riprenderemo collaborazione con Unesco, organizzazione antisemita" - Anche il ministro della Difesa Avidgor Lieberman ha bollato su Twitter il voto definendo l'Unesco "un'organizzazione politica, imbarazzante e antisemita". Stessa condanna da parte del ministro dell'Educazione Naftlai Bennett secondo cui "è sconfortante e vergognoso che l'Unesco neghi la storia e distorca la realtà, servendo coloro che cercano di cancellare lo Stato ebraico". "Israele non riprenderà la sua collaborazione con l'Unesco - ha aggiunto - finché questa organizzazione resta uno strumento politico invece che professionale".
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