"JAZZ MEETING"

Rosario Giuliani protagonista al Festival dei Due Mondi di Spoleto

Intervista a uno dei maggiori sassofonisti del panorama europeo

di Giancarlo Bastianelli

© facebook

Un pubblico competente attento ma anche caloroso, ha tributato una "standing ovation" a Rosario Giuliani uno dei maggiori sassofonisti del panorama europeo, che al Festival Dei Due Mondi per "Giovani In Jazz" ha presentato il suo nuovo progetto dedicato a Charlie Parker, affiancato da altri cinque sassofonisti, tastiere e da una sezione ritmica. Un progetto che ha catturato l'attenzione del pubblico del Chiostro di San Nicolò.

A Rosario gradito ospite questa settimana a "Jazz Meeting" abbiamo chiesto le sue impressioni sulla sua presenza al Festival, che taglia quest'anno il traguardo della sessantesima edizione. "Per noi è un onore fare parte del programma di un Festival così importante", dice Rosario, "dei due ensemble che si sono esibiti questa sera fanno parte studenti del dipartimento Jazz del Conservatorio di Santa Cecilia di Roma, dove insegno sassofono jazz e dove Paolo Damiani, che ha suonato nella prima parte del concerto di questa sera con la Paolo Damiani New Band, ricopre l'incarico di direttore".

Per dei giovani musicisti come quelli che ti hanno accompagnato questa sera cosa rappresenta il concerto?
Senza dubbio un incontro ravvicinato con un pubblico competente come quello del Festival, diventa un momento di crescita ed arricchimento importante; l'Umbria è già da anni un punto di rifermento da questo punto di vista. Poche manifestazioni sono variegate nella loro "offerta" come il Festival Dei Due Mondi di Spoleto. Sul palco con me c'era un quintetto di sassofoni io quindi sono il sesto + contrabbasso batteria e tastiere, con rivisitazioni di classici di Charlie Parker, ripresi dal repertorio dei "Supersax", poi ho proposto due mie composizioni.

Il pubblico di Spoleto ha potuto ascoltare in anteprima una tua composizione...
Si, perchè la suite che ha concluso il concerto di questa sera "Suite e Pursuit" non era mai stata eseguita prima. Il progetto ruota intorno allo strumento che suono, il sax appunto, con la sezione di sassofoni formata da due alti, due tenori ed un sax baritono. Lavorare ad un progetto di questo tipo è stato intrigante, ma anche difficile e complesso, i ragazzi si sono dovuti impegnare a fondo per portare a termine il lavoro.