Via libera alle dieci vaccinazioni obbligatorie e a quattro "consigliate attivamente", sanzioni più basse per i genitori che non vaccinano e niente riferimento alla perdita della patria potestà. Sono questi i principali emendamenti approvati dalla Commissione Sanità del Senato al decreto vaccini.
Ricorso del Veneto e parere contrario della Valle d'Aosta - Due Regioni prendono le distanze dal decreto: si tratta del Veneto, che intende presentare ricorso alla Consulta, e della Valle D'Aosta, che esprime parere contrario. A favore le altre Regioni.
Le modifiche passate - Il testo 2 della relatrice Patrizia Manassero (Pd) riduce le vaccinazioni obbligatorie da 12 a 10. A queste, poi, se ne aggiungono altre 4 "consigliate" attivamente dalle Asl con l'obiettivo di rafforzare la raccomandazione già contenuta nel Nuovo Piano di Prevenzione Vaccinale, anche se non collegate ad una sanzione: anti-meningococco B e C, anti-pneumococco e anti-rotavirus.
Importanti modifiche riguardano le multe ai genitori che non vaccinano: il tetto massimo scende da 7.500 a 3.500 euro, il minimo è fissato 500 euro e l'entità varia in base al numero di vaccinazioni omesse. Inoltre, viene tolto dal testo il possibile ricorso al Tribunale dei Minori in caso di reiterata mancanza di risposta dei genitori alle sollecitazioni delle Asl.