Baciarsi fa stare bene ed è anche una scienza
Una tenera effusione che libera da ansia e stress, fa bruciare calorie e è oggetto persino di una disciplina chiamata filematologia
E’ il gesto d’amore per eccellenza, comune agli affetti più intimi e alle passioni più infuocate, libera endorfine e ormoni del benessere, riduce ansia e stress, fa persino bruciare calorie: è il bacio, il tenero apostrofo rosa tra le parole “ti amo”, come lo definì Edmond Rostand. A questa tenera effusione giovedì 6 luglio viene dedicata una speciale giornata celebrativa. In media, una persona dedica ai baci 20mila minuti, in pratica due settimane della sua vita, e di solito le donne sono più assidue degli uomini. Non tutti però sanno che il bacio è anche oggetto di una scienza specifica, la filematologia.
Sono numerosi gli scienziati che hanno dedicati studi specifici al bacio, alla sua “chimica” e agli effetti che ha sulle persone. Dal punto di vista della salute, baciarsi ha l’effetto di
potenziare il sistema immunitario: lo scienziato inglese
Colin Hendrie sostiene che, attraverso il bacio, l’uomo e la donna si scambiano vari microrganismi e questo stimola le difese dell’organismo. Baciarsi inoltre ha l’effetto di
variare i livelli di alcuni ormoni, tra cui il cortisolo, l’ormone dello stress, e l’ossitocina, sostanza che invece favorisce la serenità e la socialità. Baciandosi, l’uomo trasferisce testosterone alla donna attraverso la saliva e questo stimola il desiderio sessuale di entrambi, anche se in misura maggiore nel maschio.
Un altro curioso studio, realizzato dal ricercatore tedesco
Onur Güntürkün della Ruhr-Universität di Bochum e pubblicato sulla rivista
Nature, rivela che due persone su tre, quando si trovano in posizione “faccia a faccia”, hanno il primo contatto delle labbra inclinando la testa verso destra. Questo non dipende dal fatto di essere destrorsi o mancini, quanto dalla posizione che il soggetto assumeva quando si trovava nel grembo materno nelle ultime settimane di gestazione e poi nei primi sei mesi di vita. Infine, il bacio è uno strumento che, unendo le labbra e intrecciando le lingue, ci permette di
individuare e scegliere il partner giusto, quello che offre la migliore possibilità di concepire una prole numerosa e sana, assicurando la sopravvivenza della specie. Baciarsi, in ogni caso, è un lavoro serio, che coinvolge ben 146 muscoli, tra facciali e posturali.
Pur essendo un gesto spontaneo e antico quanto l’uomo, non sempre il bacio è visto di buon occhio, soprattutto se l’effusione viene scambiata in luoghi pubblici. Fino agli anni Sessanta, la rappresentazione del bacio nel cinema e negli spettacoli era soggetta a
rigide norme di censura. Ad esempio, non era consentito mostrare baci tra personaggi in posizione distesa che durassero oltre tre secondi. Alfred Hitchcock, però, riuscì a escogitare uno stratagemma per aggirare il divieto: nel suo film
Notorius il mago dei brivido riprese Ingrid Bergman e Cary Grant in uno storico bacio in cui l’azione era interrotta da un gesto, un movimento o una parola appunto ogni tre secondi. Il risultato è una scena ad alto tasso di sensualità, tanto da essere considerata una delle più sexy della storia del cinema.
Infine, se qualcuno volesse cimentarsi nell’esprimere il proprio amore al partner con
un bacio da Guinness, deve tener presente che il record mondiale appartiene a una coppia thailandese con un’effusione di ben 58 ore, 35 minuti e 58 secondi. Insomma, una vera maratona.
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