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Crescono i reati informatici in Italia: +51% in 5 anni

Liguria, Umbria e Molise le regioni con il più alto numero di denunce pro capite. Raddoppiati i casi in Friuli e Trentino-Alto Adige

agenzia

Tra il 2010 e il 2015 il numero dei reati informatici in Italia è cresciuto del 51%. È quanto emerge dall’analisi condotta da DAS, una compagnia di Generali Italia specializzata nella tutela legale in favore delle vittime di frodi online.

A guidare la classifica delle regioni con il più alto tasso di crimini informatici è la Liguria, con un procedimento giudiziario ogni 246 abitanti. Seguono a breve distanza Molise e Valle d’Aosta con una denuncia ogni 290 e 294 residenti. Gli illeciti nel mondo della cybersicurezza sono cresciuti in ogni regione italiana con balzi in avanti anche per zone del Paese precedentemente poco interessate dal fenomeno.

È il caso del Friuli-Venezia Giulia che ha visto raddoppiare il numero dei reati (+133,8%), così come Umbria (+102,3%) e Molise (99,1%). Seguono Trentino-Alto Adige (+90,2%) e, in misura minore, Basilicata (+69,4%). Segnali confortanti arrivano da regioni come la Puglia e la Campania, dove si sono registrati incrementi più contenuti.

Guardando alla situazione complessiva, le regioni del nord Italia presentano percentuali di crimini informatici superiori alla media nazionale mentre la situazione sembra più contenuta al Sud.

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