E' morto Paolo Villaggio, addio al ragionier Fantozzi
La camera ardente sarà allestita il 5 luglio a Roma, seguita da una cerimonia laica
E' morto l'attore Paolo Villaggio, questa mattina verso le 6 nella casa di cura privata Paideia di Roma per complicanze legate al diabete. Aveva 84 anni. Nato a Genova il 30 dicembre del 1932 è stato interprete televisivo e cinematografico di personaggi legati a una comicità paradossale e grottesca, come il professor Kranz, il timidissimo Giandomenico Fracchia e il ragionier Ugo Fantozzi.
Morto per complicazioni legate al diabete - Sono rimasti con lui fino all'ultimo
Elisabetta e Pierfrancesco i due figli di Paolo Villaggio, che si trovano ancora nella clinica romana Paideia. "Aveva il diabete e si è curato poco e male" ha detto la figlia Elisabetta, aggiungendo che il padre era stato ricoverato prima al Gemelli dal 14 maggio al 9 giugno, e poi è stato trasferito nella struttura di Collina Fleming. "Un mese e mezzo fa abbiamo fatto una serata a Capodistria - ha ricordato il figlio Pierfrancesco - poi ha avuto una forte infezione determinata dal diabete".
Camera ardente e cerimonia laica - Sarà allestita probabilmente mercoledì mattina in Campidoglio la camera ardente di Paolo Villaggio. A dirlo sono stati i figli, spiegando che in queste ore si stanno stabilendo i dettagli. A seguire dovrebbe esserci una cerimonia laica, nel pomeriggio o la sera, alla Casa del Cinema di Roma. "Come vorrebbe essere ricordato? Con un funerale a San Pietro". Lo hanno detto quasi sorridendo i figli di Paolo Villaggio "Diceva spesso scherzando 'se devo avere un funerale in Chiesa, lo voglio a San Pietro", ha aggiunto la figlia Elisabetta.
All'attività comica fa eco quella di scrittore, cominciata proprio con un libro su Fantozzi, al quale seguiranno altri otto sul ragioniere, e altri libri di carattere satirico. Ha recitato in parti più drammatiche, partecipando a film di registi come Federico Fellini, Marco Ferreri, Lina Wertmüller, Ermanno Olmi e Mario Monicelli. Ricevette il Leone d'oro alla carriera nel 1992, in occasione della 49ª Mostra internazionale d'arte cinematografica di Venezia.
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